Il ruolo degli OTT nei pagamenti elettronici

Pubblicato il 21 Apr 2014

Valeria Portale – Politecnico di Milano

Il Mobile Payment & Commerce è per gli Over The Top una grande opportunità per entrare in mercati non ancora presidiati, facendo leva su asset e competenze distintive rispetto ai player tradizionali.
 Facciamo il punto delle strategie in questo ambito dei più importanti player del mercato.

Apple

L’ecosistema proprietario di Apple ben si adatta allo sviluppo di una soluzione proprietaria di Mobile Wallet integrata con gli asset di cui Apple dispone – la diffusione dei terminali in mano agli utenti (diverse centinaia di milioni di iPhone, iPod, iPad, Pc), gli account registrati con uno strumento di pagamento associato, iTunes, iBeacon, Passbook, la tecnologia di firma biometrica, l’esperienza maturata nel sistema di pagamento tramite QRcode presso gli Apple Store, il brand e la reputation etc. Si conferma poi l’avversione di Apple per la tecnologia NFC, ancora non integrata negli iPhone di ultima generazione. Le scelte di Apple sono difficilmente pronosticabili, anche se è presumibile un avvicinamento al mondo dei pagamenti anche in base alle ultime dichiarazione del ceo e ai rumor di una possibile partnership con PayPal.

Google

Google, a differenza di Apple, è entrata nel mercato del Mobile Payment & commerce già da alcuni anni, da quando ha lanciato il suo Google Wallet nel 2011 per i pagamenti NFC in negozio. In questi anni il servizio ha subito numerosi restyling passando da un approccio Mobile–centrico ad uno cloud–centrico e multicanale con una forte integrazione con le altre piattaforme google (quali google Play, google offer, google Maps, etc.). La soluzione, però, anche per lo scarso supporto degli operatori di telefonia mobile negli Stati Uniti, rimane ancora poco utilizzata almeno nella sua componente di prossimità. La recente introduzione della modalità Hce (Host card emulation), avvenuta con la release 4.4 di android, che consentirebbe di bypassare gli operatori di telefonia mobile, potrebbe agevolarne la diffusione. È evidente come l’approccio di Google verso il Mobile Payment sia molto diverso rispetto a quello di Apple: se infatti Apple sta attendendo il momento giusto per partire, Google ha deciso di lanciarsi e, per tentativi, trovare la propria strada.

PayPal

PayPal (e la sua controllante eBay) può giocare un ruolo centrale nel mondo del Mobile Payment & commerce grazie all’esperienza acquisita in anni di operatività nel mondo dei pagamenti web. PayPal, a livello internazionale, sta portando avanti diversi progetti di Mobile (Proximity) Payment & commerce sfruttando, di volta in volta, tutte le varie tecnologie a disposizione (QRcode, NFC, BLe, geolocalizzazione, etc). Recenti indiscrezioni parlano di un colloquio aperto tra PayPal ed Apple.

Amazon

Amazon svolge già oggi il ruolo di esercente, di marketplace e di provider di altri servizi B2b (es. amazon Web Services). Sembra quindi avere le carte in regola per giocare più partite nel mondo del Mobile Payment & commerce, in qualità di esercente o come fornitore di soluzioni anche per il mondo fisico. Questa prospettiva è rinforzata dalla recente acquisizione del team di sviluppo della startup goPago alla quale hanno fatto seguito numerose indiscrezioni circa un prossimo lancio di soluzioni che abilitano il checkout nei punti di vendita fisici.

Facebook

Attualmente Facebook è il secondo sito più visitato al mondo, il secondo per raccolta pubblicitaria e probabilmente il primo per conoscenza dei propri iscritti. Non è chiaro se Facebook voglia giocare la sua partita in ambito Mobile Payment & commerce, anche perché ha sempre operato con poca convinzione nel mondo dei pagamenti, come dimostrano i Facebook credits, ritirati dopo pochi mesi. Il lancio di Facebook offers fa ipotizzare un interesse di Facebook verso il mondo dell’e-commerce. Recenti notizie descrivono una nuova soluzione in rampa di lancio, quella di un servizio per permettere agli iscritti di utilizzare le proprie credenziali per pagare su siti di ecommerce (allThingsD). Facebook, forse più che nei pagamenti, avrà sicuramente un ruolo centrale nell’erogazione di servizi a valore aggiunto legati al processo commerciale e, in particolare, in campo Mobile advertising e Mobile Promotion; non è un caso se, già oggi, Facebook genera più di metà del proprio fatturato attraverso il canale cellulare.

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