L’arrivo nel nostro paese di Amazon Pay rappresenta una tappa importantissima per il mondo dei pagamenti digitali. La disponibilità per i merchant del nostro paese di utilizzare la piattaforma Amazon Pay rappresenta una semplificazione per tutti i possessori di un account Amazon e appare come una nuova opportunità per i merchant che possono sfruttare il posizionamento Amazon. Nello stesso tempo questo annuncio appare anche come una sfida a PayPal.
Certamente alla base di questo annuncio ci sta il grande tema, sempre più importante per lo sviluppo dell’eCommerce della semplicità. Gli account già registrati ad Amazon possono pagare gli acquisti anche su siti di tutti i merchant che aderiranno a questa operazione inserendo solo username e password.
L’analisi di Valeria Portale e Ivano Asaro dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano invita a leggere la possibile competizione con PayPal più nella chiave di lettura di una coopetition. L’analisi richiama alcuni rumors, che erano stati anche confermati in modo indiretto dal CEO di PayPal Dan Schulman, su una possibile collaborazione appunto tra Amazon e PayPal nella prospettiva di PayPal stessa come metodo di pagamento sulla piattaforma di eCommerce Amazon. Un confronto dunque nella prospettiva di una coopetizione che può far bene ad entrambi offrendo più opportunità ai clienti.
L’analisi di Portale e Asaro richiama anche la scelta di Jeff Bezos, di aprire al mondo dei merchant, abilitando la possibilità per gli esercenti di vendere direttamente sul marketplace del colosso americano e, di fatto, utilizzando (già dal di dentro) l’account Amazon per effettuare il pagamento. Il Lancio di Amazon Pay è naturalemnte qualcosa di molto più rilevante. Comparirà infatti come possibile metodo di pagamento sui siti di eCommerce e nelle app dei merchant e di fatto potrà anche far leva e sfruttare l’asset di brand, di reputazione e di fiducia che Amazon ha costruito presso i consumatori.
Portale e Asaro mettono poi in evidenza il tema della semplicità come leva strategica di Amazon in generale e di Amazon Pay in particolare. Gli utenti possono pagare con pochi click, senza dover inserire ogni volta i dati della carta recuperando velocemente solo ID e password. Un vantaggio importantissimo nell’eCommerce. Inoltre Amazon Pay sarà totalmente gratuito per i consumatori, mentre per i merchant, così come accade per PayPal, si vedranno trattenere una percentuale dell’importo oltre a una commissione fissa.
Questa mossa relativa ad Amazon Pay apre un nuovo tema legato alle prospettive di sviluppo di Amazon per il futuro. I due analisti del Politecnico di Milano si interrogano sulla grande domanda che accompagna da tempo Amazon: si fermerà al mondo dei pagamenti online o proverà a planare anche sul mondo fisico? Amazon Pay si propone oggi come un Digital Wallet che consente all’utente di gestire diverse occasioni e situazioni. Non a caso la stessa scelta del nome Amazon Pay richiama nomi utilizzati dagli OTT che hanno scelto di entrare nel payment con una proposta di digital wallet, basti pensare ad Apple Pay, a Samsung Pay, ad Android Pay).
Amazon Pay si presta dunque ad essere utilizzato ovunque e nello stesso tempo si nota che Amazon ha più volte dimostrato di guardare con molto interesse anche al mondo fisico e lo ha fatto con il lancio di librerie fisiche negli Stati Uniti, con le attività legate ai test per il negozio senza casse di Amazon Go, oltre che naturalmente con l’operazione Amazon Prime Now per organizzare consegna a domicilio. E’ poi di qualche giorno fa il lancio di Amazon Cash che rappresenta una sorta di ponte tra il digital payment e l’utilizzo del cash permettendo a tutti coloro che non hanno una carta di credito di disporre di un servizio di digital wallet con ricarca effettuabile presso negozi fisici.
Parimenti, fanno notare Portale e Asaro, anche PayPal, si mossa con diverse partnership come Vodafone, Visa e Mastercard allo scopo di abilitare i propri utenti anche ai pagamenti in negozio.
In conclusione grande competizione sugli X-Pay in Italia deve ancora partire, ma certamente il 2017 promette di essere un anno strategico per questa sfida. Che Amazon possa diventare uno dei partecipanti alla partita?