Se da una parte i dati Ocse dicono che le famiglie italiane riescono sempre meno a risparmiare, le nuove tecnologie potrebbero fornire loro un aiuto a spendere in modo più consapevole. E’ la posizione di Francesco Luongo, presidente di C4dip, Consumers for digital payments, coalizione delle associazioni dei consumatori a cui partecipano Movimento difesa del cittadino, Assoconsum e Udicon.
Secondo i dati Ocse l’incidenza del risparmio sul reddito in Italia ha vissuto un crollo, passando dal 16% che si registrava nel 1995 al 2,4% del 2017. La rivoluzione digitale, secondo l’analisi dell’associazione, si innesta in un periodo storico che vede l’aumento dell’età media dei consumatori, la bassa natalità e la ridotta spesa pubblica, mentre l’e-commerce cresce a ritmo sostenuto(+16% nel 2018) e i servizi della P.A. tendono ad informatizzarsi.
“E’ proprio la novità dello scenario delle spese quotidiane dei cittadini e dei 35.5 milioni di consumatori ‘multicanale’ secondo il Politecnico di Milano, a porre i pagamenti digitali al centro dell’ attenzione – sottolinea Luongo – secondo cui le spese in App con lo smartphone, carte di credito e bancomat, con tutti gli alert e le rendicontazioni che le contraddistinguono, possono davvero aiutare le famiglie ad una migliore pianificazione aumentando finalmente le possibilità di risparmio”.
“Il contante resta – conclude – ma sempre più consumatori comprendono i veri vantaggi dei pagamenti digitali in termini di tracciabilità e sicurezza. Non è un caso che sono oltre 8 milioni i parcheggi pagati tramite cellulare nel 2017 e che i pagamenti digitali con carta in Italia sono cresciuti di oltre il 10%, raggiungendo i 220 miliardi di euro”.