Manuela Gianni
L’attesa è finita. È Vodafone a tagliare per prima il traguardo nella corsa italiana dei pagamenti attraverso gli smartphone NFC: come previsto, dopo l’avvio in Spagna e Germania l’operatore ha annunciato la partenza a fine aprile del primo servizio commerciale di Mobile Payment NFC nel nostro Paese, che permetterà ai clienti in possesso di un telefono Android di pagare semplicemente avvicinandolo a un POS abilitato, confermando poi la transazione con un clic. Per importi superiori a 25 euro, a garanzia di una maggiore sicurezza, bisognerà anche digitare un PIN. I dettagli della transazione restano sullo smartphone, e questo è un altro vantaggio per l’utente.
«Grazie a Vodafone, da oggi la possibilità di utilizzare lo smartphone per fare acquisti con la propria carta di pagamento diventa realtà anche in Italia», ha affermato presentando il servizio Ferruccio Borsani, Direttore Generale Commerciale di Vodafone Italia, che ha anche sottolineato che «la chiave del successo è la semplicità».
Si tratta di un annuncio atteso da anni, destinato a cambiare le abitudini dei consumatori se, come ci si aspetta, il servizio si diffonderà rapidamente, grazie anche a nuovi lanci che a brevissimo amplieranno l’offerta di servizi a disposizione degli italiani.
«Nel corso del 2014, dopo tanto lavoro, finalmente vedremo il lancio commerciale dei servizi di Mobile Proximity Payment NFC SIM based in Italia. Vodafone sta per partire e ci aspettiamo che nei prossimi mesi questo annuncio verrà seguito dal lancio di altre soluzioni», ha commentato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano.
Le caratteristiche del servizio
Il servizio si basa su Vodafone Wallet, l’applicazione di portafoglio virtuale che permette di ospitare nel proprio smartphone la carta di pagamento virtualizzata e, in futuro, anche altre carte, ad esempio i titoli di trasporto pubblico e le carte fedeltà della grande distruzione, con i relativi servizi di couponing, e potenzialmente anche documenti come la carta d’identità.
All’interno del portafoglio digitale, la prima a entrare è SmartPass NFC, la versione virtualizzata della carta prepagata di pagamento emessa da Vodafone in collaborazione con CartaSi e appoggiata al circuito MasterCard, già venduta in Italia in 500mila unità. La carta Vodafone si ricarica con le stesse modalità del credito telefonico. In futuro nel Wallet entreranno anche altre carte di pagamento di altre banche e il consumatore potrà scegliere quale usare.
Per attivare il servizio è necessaria una SIM NFC di nuova generazione, acquistabile in uno degli 800 negozi Vodafone, da inserire nello smartphone: oggi sono più di 200 mila le SIM NFC Vodafone già attive in Italia.
Quanto ai POS abilitati NFC -altro elemento cruciale dell’ecosistema insieme agli smartphone, le banche e gli operatori telefonici- oggi sono 150mila, ma si prevede che nell’arco di due anni saranno molti di più, dato che sono in corso di sostituzione i vecchi modelli con quelli di nuova generazione.
Dopo l’estate, Vodafone renderà il servizio disponibile anche per chi possiede uno smartphone Windows Phone, mentre per l’iPhone non ci sono piani, nemmeno, come è stato fatto in Spagna, con l’escamotage di un tag NFC esterno da attaccare al telefono: come noto, infatti, Apple non ha mai imboccato la strada del contactless.
La soluzione Vodafone si avvale della piattaforma tecnologica realizzata appositamente da SIA, che ha il ruolo chiave di abilitatore tecnologico dell’ecosistema, e che garantisce l’interoperabilità, collegando banche, circuiti e operatori telefonici.
Secondo il Politecnico di Milano gli smartphone NFC circolanti in Italia sono oltre 8 milioni, mentre le carte di pagamento contactless hanno raggiunto i 6 milioni.
Inoltre, i dati confermano che esiste già una certa abitudine a pagare dal cellulare: ad oggi un cliente smartphone su 4 ha già fatto un acquisto, App escluse: si tratta perlopiù di servizi di Ticketing, o di acquisti online da cellulare, per un totale di circa 1 miliardo di transazioni.
L’impegno di CartaSi e Mastercard
Gianluca de Cobelli, Vice Direttore Generale di CartaSi, ha colto l’occasione per ricordare che l’Italia si trova ancora in uno stato di arretratezza nel mondo dei pagamenti, con l’82% delle operazioni che avviene ancora in contante e alcuni esercizi dove la carta non è nemmeno accettata: «La nostra missione è insegnare agli italiani a usare i pagamenti elettronici», ha affermato. « La rete di accettazione è molto importante. Stiamo convenzionando gli esercenti con i nuovi POS a tecnologia contactless: 100mila verranno abilitati nell’anno. In totale, ne gestiamo 550mila».
De Cobelli ha anche anticipato che Ubi e Mediolanum lanceranno a breve la virtualizzazione delle carte in collaborazione con CartaSì.
Fortissimo anche l’impegno del circuito MasterCard. «I pagamenti NFC sono una realtà: abbiamo già 34 progetti attivi in Europa, e le transazioni crescono a un ritmo vertiginoso – ha detto Paolo Battiston, Division President Italy and Greece di MasterCard, evidenziando che «oltre il 90% delle carte NFC in circolazione in Italia sono Mastercard».
Le iniziative promozionali
Anche Battiston ha ricordato il ruolo determinante dei merchant e della promozione del servizio: «Stiamo facendo molto insieme a CartaSi per rendere ben visibili i POS NFC, con un’indicazione molto chiara presso le casse, e per dare piccoli vantaggi a chi usa il servizio, perchè chi comincia a usarlo continua a farlo: Eataly (la location scelta per annunciare il servizio -ndr), ad esempio offre un caffè gratis al bar o un buono da 20 euro alla cassa».
Per spingere il servizio e in generale l’uso delle carte NFC sono previste altre promozioni. Da maggio, fra tutti coloro che effettuano transazioni con carte contactless, sia Visa sia Mastercard, ci sarà un’estrazione giornaliera di buoni benzina.
E Vodafone regalerà due giorni di telefonate gratuite la prima volta che un cliente utilizza la carta SmartPass NFC nel mese, qualsiasi sia importo pagato.