Secondo Capgemini, questo è il momento di rafforzare i servizi bancari con cui dare maggiore supporto alle Pmi.
Le piccole e medie imprese sono la colonna portante dell’economia e meritano banche innovative al loro servizio. Ecco i risultati del World Payments Report 2022.
Capgemini: servono servizi bancari a sostegno delle Pmi
I consumatori preferiscono i nuovi metodi innovativi: pagamenti istantanei, valuta elettronica, mobile e digital wallet, account-to-account, QR code. Dal World Payments Report 2022 di Capgemini emerge che entro il 2026 i nuovi metodi di pagamento digitali costituiranno quasi un quarto (il 24% circa) del totale delle transazioni cashless.
Le Pmi soffrono di problemi legati al flusso di cassa e ai cicli di conversione. In particolare, le Pmi devono affrontare rischi di cybersecurity, scarsa liquidità e inefficienze operative che alimentano la delusione verso gli attuali erogatori di servizi di pagamento. Sono questi i maggiori ostacoli che impediscono alle Pmi di cogliere la prossima fase di crescita. Il loro segmento di mercato supera quota 850 miliardi di dollari a livello globale.
Secondo il report, l’89% delle Pmi intervistate non crede infatti di ottenere servizi bancari all’altezza della situazione. Le banche di riferimento non servono sufficientemente le Pmi, tanto da prendere in esame l’opportunità di rivolgersi a challenger bank o fornitori del comparto PayTech, alternativo alle banche, per ricevere servizi più adatti alle proprie esigenze.
I fornitori di servizi di pagamento devono intervenire sempre più spesso, riallineando le proprie priorità e creando strumenti più adatti per aiutare le Pmi a non perdere le nuove opportunità di mercato.
World Payments Report 2022: è tempo di DLT
Da un lato i pagamenti B2C sono aumentati, ma dall’altro la catena del valore B2B è rimasta spesso trascurata.
Le banche non riescono ad erogare i servizi bancari a supporto delle piccole e medie imprese. Nel report si prevede che le transazioni cashless in ambito B2B cresceranno con un tasso di crescita (CAGR) di circa il 10% nel periodo 2021-2026 a livello mondiale.
Oltre un quarto delle banche ha un’infrastruttura monolitica e poco flessibile. Il 75% dei manager preferisce lasciare in vita i sistemi tradizionali invece di fare innovazione e trasformare la value proposition.
Le società del settore dei pagamenti dovrebbero infatti orientarsi verso offerte modulari, per soddisfare al meglio le necessità delle Pmi. Dati armonizzati a una value proposition unificata permettono di riconfigurare al meglio le offerte. Così le società del settore dei pagamenti potranno realizzare marketplace B2B per le PMI.
Le banche possono riguadagnare la fiducia delle Pmi, aumentando il valore offerto, azzerando i sistemi legacy restrittivi che oggi ne ostacolano la crescita.
Dal report risulta, inoltre, che il 64% delle PMI guarda alla DLT (Distributed Ledger Technology) come a un’opzione integrativa alle reti di pagamento esistenti. Infatti la diffusione delle transazioni transfrontaliere B2B sulla blockchain si diffonde insieme alle criptovalute. La DLT sta guadagnando terreno come elemento fondamentale per emergere nell’era del seamless value exchange. Oggi potrebbe far parte di una strategia a doppio binario per sostenere le reti di pagamento regionali e internazionali. Del resto, l’ascesa di criptovalute non regolamentate porta molte banche sulla strada dell’esplorazione delle valute digitali di stato (CBDC).
Chi aspira alla leadership del settore, sta già portando su scala i casi d’uso della DLT, per cavalcare la prossima ondata di opportunità di crescita.
“Le piccole e medie imprese sono la colonna portante della crescita economica globale, in quanto contribuiscono alla metà del PIL e dell’occupazione. Eppure, sono tra le più colpite dalla recente volatilità del mercato”, commenta Monia Ferrari, Financial Services Director di Capgemini in Italia. “Le banche e i provider di servizi di pagamento devono riallineare le loro priorità, offrendo servizi di pagamento innovativi ed esperienziali”.