Digital Assets Trends è il nuovo paradigma secondo una ricerca di Reply. Siamo nell’era in cui ”tutto può diventare un bene digitale”. Ecco perché.
Digital Assets Trends: il nuovo paradigma
Il mercato degli asset digitali è in forte crescita. La tecnologia blockchain e la nuova generazione di operatori che sfruttano piattaforme di tokenization, permettono di rendere un bene digitale qualsiasi cosa sia archiviabile digitalmente. Attribuendogli un valore verificato e una determinata proprietà.
Digital Assets Trends è il nuovo paradigma che emerge dalla nuova ricerca di Reply, basata sulla piattaforma proprietaria Reply Sonar.
La tokenizzazione rappresenta il primo step per portare beni e strumenti finanziari del mondo reale sulla blockchain.
È un’opportunità soprattutto per i cosiddetti illiquidi: per esempio infrastrutture pubbliche, opere d’arte di elevato valore, private equity.
I token infatti portano benefici, permettendo di costruire una rete peer-to-peer senza intermediari che funge anche da rete decentralizzata. Oltre alla tracciabilità end-to-end che consente di dimostrare la proprietà in qualsiasi momento e alla tenuta automatizzata dei registri che facilita la conformità sotto ogni profilo.
Quattro macro-tipologie
L’indagine identifica essenzialmente 4 macro-tipologie di Digital Asset emergenti: payment token (criptovalute e stablecoin), non-fungible token (NFT), utility token e security token.
Nei Payment Tokens rientrano le valute non “ancora” emesse dai governi o altre istituzioni finanziare, ma sotto monitoraggio e o,mbrello organizzativo su una rete decentralizzata fungibile da libro mastro sicuro per ogni transazione. Aspettando le prime regolamentazioni in vigore nel 2024. La circolazione di questo tipo di asset cresce, spingendo le banche centrali ad esplorare le proprie valute digitali, le cosiddette Central Bank Digital Currencies e anche la BCE ha avviato i test dei progetti pilota dell’euro digitale.
I Non-Fungible Tokens (Nft), la rappresentazione digitale di beni reali (o nativamente digitali) da collezionare o utilizzare in mondi virtuali, Metaverso, ma anche asset management e mercato delle opere d’arte.
La ricerca
L’analisi è condotta su studi di settore, brevetti, articoli scientifici, documenti e contenuti B2b. Oltre a esperienze concrete dei clienti Reply, lo studio esamina le principali tendenze legate ai Digital Assets.
“I Digital Assets costituiscono ancora meno dell’1% del sistema finanziario globale, ma sono già cresciuti esponenzialmente e confermeranno questo trend anche negli anni a venire”, ha dichiarato Filippo Rizzante, CTO di Reply, “Oggi Reply sta già supportando le richieste di diverse istituzioni finanziarie, così come alcuni importanti player della sanità, dell’energia, della moda o della pubblica amministrazione, nell’adozione di asset digitali abilitata da una crescente maturità del quadro normativo e dall’intenso lavoro delle banche centrali sulle proprie valute digitali”.