Euromonitor International e Alibaba hanno delineato le tendenze dell’eCommerce B2b. L’export trainerà le vendite, ma i seller di questo mercato devono essere presenti online e partecipare alle fiere di settore strategiche.
eCommerce B2b: il futuro è ibrido
Lo studio di Euromonitor International in collaborazione con Alibaba, che conta oltre 26 milioni di buyer nel mondo, prevede la crescita dell’eCommerce B2b, grazie all’incremento del canale online e alla spinta all’export.
L’eCommerce business-to-business vede il volume degli ordini online in crescita. Inoltre prosegue l’espansione a livello geografico con i fornitori B2B che trovano clienti in tutti i mercati attraverso il commercio elettronico.
Infatti, vendite e acquisti avverranno soprattutto via eCommerce. I buyer e i supplier del settore B2b intervistati in Italia, Germania e Spagna stimano che il futuro sarà ibrido per il settore B2b.
Infine, i fornitori hanno l’esigenza di:
- realizzare una vetrina di prodotti con un catalogo completo e dettagliato;
- offrire una navigazione intuitiva da navigare per gli acquirenti;
- effettuare un’ottimizzazione in ottica SEO per massimizzare il numero di ricerche rilevanti sul proprio spazio online;
- trovare marketplace che assicurino supporto anche nelle funzionalità di back-end;
- aiutare a orientare le richieste e le vendite;
- prevedere accuratamente la domanda;
- pianificare l’assortimento futuro.
Le cifre in gioco
Nel 2020 in Italia, i settori del Tessile, Food, Beverage, Tabacchi, Prodotti chimici e Macchinari Italia, hanno registrato una percentuale complessiva che oscilla tra il 10-15% degli ordini effettuati online. L’incremento si aggira intorno al 18-32% in Spagna e tra il 18-34% in Germania.
“Lo studio indipendente, condotto da Euromonitor International”, commenta Luca Curtarelli, Country Manager Alibaba Italia, Spagna e Portogallo, “è una risorsa fondamentale che ci permette di avere una visione sul futuro del nostro settore, ma che ci conferma anche che le scelte e gli investimenti fatti per aiutare le aziende siano stati corretti”.
“Creiamo fiere digitali” e supportiamo i buyer con “la traduzione automatica in 16 lingue diverse che permette di abbattere le barriere linguistiche e culturali che potrebbero ostacolare le trattative online, e le funzionalità di back-end. Tutto senza dimenticarci del fattore umano che si esprime con progetti di training e formazione che aiutano le aziende a massimizzare l’utilizzo di Alibaba e le opportunità dell’e-commerce B2B”, conclude Curtarelli.