La Fraud Week si tiene fino al 19 novembre. Anche Younited Italia aderisce alla settimana internazionale di sensibilizzazione sulle frodi, per promuovere la formazione e la consapevolezza antifrode. Ecco quali obiettivi si pone la settimana della frode.
Fraud Week fino al 19 novembre
La Settimana della frode, la Fraud Week, è dedicata alla lotta proattiva delle frodi. Punta a contribuire a salvaguardare le imprese e gli investimenti dal problema in aumento delle frodi.
Nel corso della Fraud Awareness Week, i supporter ufficiali svolgono varie attività, fra cui spiccano: corsi di educazione sulla consapevolezza delle frodi per i dipendenti e/o la comunità, sondaggi fra i dipendenti per stimare il grado di consapevolezza delle frodi nella loro organizzazione, pubblicare articoli sui siti web aziendali e nelle newsletter, allearsi ai media locali per mettere in luce il problema delle frodi o pubblicare contenuti ad hoc sui propri canali social.
L’adesione di Younited Italia alla settimana della frode
Per la campagna annuale della Fraud Week, Younited Italia affianca centinaia di imprese e organizzazioni che hanno collaborato con l’ACFE, uno dei big dell’antifrode a livello globale, il principale fornitore di formazione ed educazione antifrode.
“Il fenomeno delle frodi”, commenta Tiziana Egidi, Granting & Fraud Manager di Younited Italia dal 2016, “continua a evolversi così come il contesto economico-finanziario. Per Younited Italia il contrasto alle frodi avviene soprattutto tramite la formazione continua. Nel solo 2022, il team Antifrode ha ricevuto 24 ore di formazione”.
“In particolare, in questi giorni dedicati alla Fraud Week, il team sarà impegnato in formazione OSINT (tecniche di Open Source Intelligence), che aprirà la strada al focus su cui lavoreremo con particolare zelo nel corso del 2023: massimizzare l’efficacia dell’utilizzo degli strumenti e delle informazioni provenienti dalle fonti aperte del Web. Ciò nasce dalla consapevolezza che il fenomeno delle frodi si sta evolvendo dal “semplice” falso documentale verso identità digitali sintetiche da contrastare”, conclude Egidi.