L’eCommerce nel 2022 supererà quota 45,9 miliardi di euro in Italia. Lo riporta l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano che fotografa una crescita a doppia cifra (+14%).
eCommerce tricolore a doppia cifra nel 2022
Secondo la ricerca NetRetail di Netcomm, si attestano a 33,3 milioni gli italiani che hanno comprato su Internet negli ultimi tre mesi. L’aumento è pari a 9,6 milioni rispetto al pre-pandemia.
I prodotti valgono 40 miliardi (+10% rispetto al 2021), mentre i servizi registrano un +28% rispetto al 2021 (pari a 11,9 miliardi).
A fare la parte del leone è lo shopping con sistemi di pagamento digitale in fase dell’ordine (quasi il 90%). Intanto cala l’uso di contante o bonifico, sia online che nei negozi fisici.
Il Live streaming Commerce è il fenomeno del momento: lo conosce un italiano online su due. Inoltre, uno su dieci ha fatto shopping mediante questo canale.
Nella categoria degli acquisti di prodotto (+10% sul 2021), il Food&Grocery rappresenta il comparto più dinamico (+17%).
Il mercato dei servizi (+28% rispetto a un anno fa) rimane ancora lontano dal valore raggiunto nel 2019. Tuttavia segnano progressi significativi turismo e trasporti (+33%).
Inoltre a trainare gli Altri servizi (+35%) è il ticketing per eventi.
Prevalgono i pagamenti digitali
Dall’indagine NetRetail emerge che gli acquisti online sono in gran parte pagati in fase di ordine e soltanto nel 10,4% il saldo avviene alla consegna o, per esempio, al termine di un soggiorno in hotel.
Prevale l’utilizzo delle carte, mentre calano l’uso del contante, anche se ancora non tende a zero, e del bonifico bancario.
La categoria di prodotto e servizio acquistato impatta sul sistema di pagamento. Inoltre, la scelta si riflette nell’importo medio dell’acquisto, decisamente più elevato della media per il bonifico bancario (4,4 volte la media).
La generazione Z è il motore del cambiamento
Secondo Netcomm, il retail è in continua e veloce trasformazione. Il ruolo stesso dei negozi sta evolvendo, diventando uno showroom e centro di evasione degli ordini per l’eCommerce.
In questo contesto, il motore del cambiamento è la generazione Z. Sta migrando verso le piattaforme per i seguenti motivi:
- maggiore privacy;
- linguaggi innovativi e più rapidi;
- più personalizzazione e valori.
La generazione Z fluttua tra offline e online, cercando prodotti online, ma servendosi delle raccomandazioni degli amici per valutare e decidere l’acquisto. Ha l’esigenza di recarsi su un punto vendita fisico, dove cerca esperienze di shopping evolute e vuole toccare con mano i prodotti.
Infatti è una generazione video-first e multimediale che si muove tra piattaforme ed è già pronta per il Metaverso come esperienza immersiva ed arricchimento del negozio fisico.
Il Metaverso oltre il limite tra online e offline
Secondo Gartner, entro il 2026, il 25% delle persone passerà almeno un’ora al giorno nel Metaverso per lavorare, fare shopping, motivi di istruzione, social media e intrattenimento.
Nel Metaverso, la personalizzazione del prodotto ingrana la quarta e i brand potranno proporre esperienze veramente personalizzate.
I consumatori troveranno sul Metaverso proprio ciò che cercano, nel momento esatto in cui lo vogliono. Realtà aumentata e realtà virtuale consentono di testare la qualità e la vestibilità di un prodotto, provandolo sul proprio Avatar prima di acquistarlo.
Significa che nell’eCommerce ai tempi del Metaverso caleranno i resi. Netcomm, inoltre, prevede che il divario tra social media ed eCommerce si assottiglierà e il social commerce (sCommerce) acquisirà rilevanza.
Penetrazione dell’online nell’eCommerce 2022
La penetrazione dell’online si conferma ai livelli del 2021. Lo smartphone è il dispositivo preferito per fare mobile shopping: nel 2022 il 55% (in linea con l’anno scorso) del valore eCommerce passa dall’mCommerce.
“Siamo ormai andati ben oltre l’accezione dell’eCommerce inteso come ‘shopping online”, commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, “Stiamo vedendo come questo settore abbia un impatto decisivo, non tanto in termini di penetrazione sul totale retail, bensì in quanto volano indispensabile per lo sviluppo dell’economia italiana.
Per questo l’eCommerce rappresenta oggi un vero e proprio ecosistema, e come tale va trattato e regolamentato, secondo un approccio che tenga conto sia del contesto globale nel quale le imprese italiane operano, sia delle peculiarità che caratterizzano lo scenario digitale globale.
Siamo di fronte a un momento storico decisivo per la trasformazione dei modelli di business delle aziende, che devono rispondere con prontezza alle esigenze dei consumatori italiani, sempre più digitali, che non sono disposti a tornare indietro, ma che, anzi, chiedono un’esperienza di acquisto sempre più su misura. Occorre ragionare in termini di sistema e di filiera, dove al centro deve essere messo l’individuo, come consumatore, utente, paziente e così via.
Per questo motivo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) deve superare il modello tradizionale di efficientamento produttivo e favorire innanzitutto un approccio strategico per la creazione di un ecosistema di valore e competitivo a livello internazionale”.