L’innovazione è di scena ai Digital360 Awards

Al via la quinta edizione dei Digital360 Awards, il contest che premia i progetti italiani di innovazione e imprenditorialità digitale contraddistinti da originalità, rilevanza dei benefici apportati e replicabilità. Scade il 20 aprile 2020 la possibilità di iscriversi

Pubblicato il 12 Feb 2020

digital360 awards 2020

Ufficialmente aperte le candidature per l’edizione 2020, la quinta, dei Digital360 Awards, il contest del Gruppo Digital360 dedicato ai progetti di innovazione e imprenditorialità digitale più significativi nel nostro Paese. La mission è la stessa fin dall’inizio: promuovere la cultura della digitalizzazione in Italia, generando un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze migliori tra imprese, fornitori, startup, centri di ricerca e istituzioni.

I progetti di trasformazione digitale devono rientrare in una delle dieci categorie tecnologiche previste (Blockchain, Big Data Analytics, Internet of Things, Cloud Computing, CRM/Soluzioni per Marketing e Vendite, Machine Learning e Intelligenza Artificiale ecc.) e rispondere ai criteri di originalità/innovazione, rilevanza dei benefici apportati e replicabilità.

Il termine per la presentazione delle candidature è fissato per il 20 aprile. Le tech company e le aziende ICT che intendono candidarsi alla V edizione dei Digital360 Awards possono farlo qui. Una Giuria composta da oltre 150 CIO, Innovation e Digital manager delle più importanti realtà italiane esamina le candidature e seleziona i progetti finalisti. Dal 18 al 20 giugno a Lazise durante l’Italian Awards Summ.IT, i finalisti potranno partecipare all’evento finale di premiazione.

Il CEO di Digital360, Andrea Rangone presenta la nuova edizione sottolineando che la sfida è “riuscire, grazie alle tecnologie che abbiamo a disposizione a cambiare profondamente il business e le aziende. Una trasformazione che incide sul concetto stesso di imprenditorialità allargandolo a coloro che lavorano in azienda per sostenere un ripensamento interno. E se il ruolo delle tecnologie è determinante, il primo intrapreneur è proprio il CIO che deve interpretare le tecnologie per scardinare vecchi schemi, non semplicemente per ottimizzare o innovare l’esistente”.

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