Nexi approda in Irlanda con Synch Payments. L’alleanza ha come obiettivo offrire il primo servizio di pagamento in tempo reale via smartphone di Nexi a Dublino.
Ecco come funziona l’app che intende diffondere i pagamenti digitali in Europa.
La partnership fra Nexi e Synch Payments
L’innovativa applicazione di pagamento multi-banca permetterà agli utenti di fare shopping, comprando beni e servizi sia online che nei negozi (P2B). Inoltre consentirà di spedire e ricevere denaro in tempo reale (P2P). Il tutto via smartphone, da e verso i propri contatti personali.
Di recente Synch ha conseguito l’autorizzazione dalla Commissione per la Concorrenza e la Tutela dei Consumatori (Ccpc) con cui può ora operare e focalizzarsi sulla pianificazione del debutto della nuova applicazione.
Synch Payments ha scelto di formare una partnership con Nexi grazie alla piattaforma Jiffy che abilita il servizio di pagamento Bancomat Pay in Italia.
L’applicazione multi-banca
In partnership con Nexi, Synch consentirà alle banche e alle istituzioni finanziarie autorizzate con sede in Irlanda, di accedere a un nuovo servizio.
Sfruttando l’esperienza d’uso per i consumatori Mobile-only, permetterà agli esercenti di ricevere pagamenti da conto a conto presso i punti vendita e tramite i siti di eCommerce. Taglierà i costi complessivi. Così contribuirà a dare un’ulteriore spinta all’uso dei pagamenti digitali in Irlanda.
“Con Jiffy siamo stati i primi in Italia a sviluppare e lanciare dei servizi P2P e P2B via smartphone”, commenta Andrea Mencarini, Cards & Digital Payments Director di Nexi.
Si apre la possibilità di “supportare le istituzioni finanziarie e i fornitori di servizi di pagamento che si uniranno a Synch per offrire questa soluzione di pagamento in tempo reale tramite smartphone in Irlanda”.
“Si tratta di un ulteriore, importante riconoscimento della capacità di Nexi di sviluppare e lanciare iniziative innovative grazie al proprio know-how e alle proprie competenze e persone, capaci di contribuire all’accelerazione dello sviluppo dei pagamenti digitali in Europa”, conclude Mencarini.