Il pagamento a rate si sta affermando a livello globale. L’indagine paneuropea di Younited, dedicato alle sfide dello split payment, fotografa due grandi tendenze.
Da una parte cresce l’interesse dei consumatori per i pagamenti suddivisi su un maggior numero di mensilità. Dall’altra emerge l’esigenza di conciliare istantaneità e tutela del consumatore. Ecco i risultati dello studio.
Il momento d’oro del pagamento a rate in negozio
Gli italiani usano il pagamento frazionato principalmente per acquistare online, per importi medio-piccoli e per periodi di media durata.
Pertanto, di tutti gli italiani che hanno scelto un pagamento dilazionato:
- il 54% lo ha scelto per acquisti online (contro il 44% degli spagnoli, il 61% dei francesi e il 78% dei tedeschi);
- il 46% lo ha scelto per importi inferiori a 800 euro (contro il 54,5% degli altri Paesi);
- il 22% lo ha fatto rispetto (contro la media del 13% degli altri Paesi) per comperare per un importo compreso tra gli 800 e i 1.000 euro;
- il 33% opta per un rimborso rateizzato da 7 a 12 rate mensili.
Inoltre, la percentuale di acquisti sopra quota 800 euro è maggiore in questi Paesi: 35% degli utenti francesi contro il 40% dei portoghesi, 50% degli spagnoli, 52% degli italiani e 58% dei tedeschi.
Il consumatore gode dei vantaggi di un periodo di rimborso più lungo: mensilità più limitate con impatto inferiore sul budget familiare;
la possibilità di allineare la scadenza del credito al ciclo di uso del prodotto.
Infine, i rimborsi più lunghi avvengono più frequentemente in Italia e in Germania (54%). Questa opzione cala in Spagna (47%), Portogallo (40%) e Francia (22%), Paesi dove hanno deciso di dilazionare il rimborso in oltre 7 rate mensili.
Il criterio della fiducia
In Italia il 42% dei consumatori ha scelto il pagamento a rete perché si fidava del brand o del sito web che lo offriva.
La fiducia rimane il primo parametro di scelta. Per gli italiani, il brand o il retailer funge da garanzia o li rassicura.
Nel pagamento frazionato, la fama del marchio è una condizione necessario ma non determinante, in particolare in Italia e in Francia. Infatti, solo il 33% degli utenti italiani di split payment e il 26% di quelli francesi hanno deciso questa formula di pagamento perché conoscevano il marchio che la offriva, rispetto al 53% di utenti in Germania e Portogallo e al 43% in Spagna.
Ciò significa che in Italia stia emergendo l’incapacità delle classiche società di credito al consumo di differenziarsi le une dalle altre e infondere fiducia nei clienti, senza la necessità di associare al brand di un retailer.
L’istantaneità è ormai la norma nel mercato dei pagamenti rateali
In Francia il 77% dei consumatori gode del pagamento frazionato più veloce: l’intero processo richiede meno di 3 minuti. Invece in Italia la percentuale scende al 49%.
Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, l’immediatezza non vale anche per i pagamenti ripartiti su scadenze lunghe che richiedono più fasi di verifica. Ma tutti questi passaggi scoraggiano i consumatori.
L’indagine di Younited: previsioni in Italia
Lo studio paneuropeo riguarda le sfide dello split payment. L’indagine è stata condotta con l’istituto di ricerca indipendente MixFactory in Italia, Spagna, Germania, Francia e Portogallo.
Per gli acquirenti italiani che scelgono un pagamento a rate nei prossimi 6 mesi, gli acquisti superiori a mille euro dovrebbero costituire il 33% dei pagamenti frazionati in Italia rispetto al 28% di oggi.
La tendenza è in crescita e avrà un importante impatto sulle aspettative dei clienti italiani nel futuro.
Le banche devono soddisfare le nuove aspettative in tempi brevi. Secondo Younited e MixFactory, gli italiani chiedono l’accesso a una gamma più ampia di soluzioni che coprano sia importi elevati che un numero superiore di pagamenti mensili.