I pagamenti digitali diventano sostenibili, grazie alle carte green. Le carte di credito con materiali eco-friendly sono già 100 milioni.
Intanto il mercato degli Smart Payment continua a crescere. Ecco le cifre, secondo la Smart Payment Association (SPA).
Pagamenti digitali sostenibili: domina il contactless
Secondo Smart Payment Association (SPA), gli Smart Payment hanno raggiunto quota 2,63 miliardi di carte e moduli.
Le carte contactless detengono, inoltre, il 76% di tutti pagamenti, superando per la prima volta la soglia dei 2 miliardi.
A livello globale, circa 100 milioni di carte di Smart Payment di ultima generazione hanno adottato materiali eco-friendly.
La pandemia ha dunque cambiato, in maniera permanente, i comportamenti consumer, spingendo l’uso delle carte contactless, che ormai rappresentano il 76% di tutte le carte emesse (erano il 69% nel 2020 e il 59% nel 2019, pari a 269 milioni di carte contactless e moduli.
In grande spolvero sono i pagamenti digitali sostenibili con 100 milioni di carte eco-friendly, triplicate rispetto ai 31 milioni del 2020. A trainare sono le Americhe e l’Europa che accelerano la transizione dal PVC come materiale di prima scelta.
Il settore bancario sta mettendo grande enfasi sulle strategie CSR e ESG. I consumatori sensibili alle tematiche ambientali preferiscono le carte eco-friendly.
L’investimento in nuovi materiali e approcci riduce il first-use di plastica PVC, aiutando le aziende a combattere l’inquinamento da plastica e il carbon footprint con centri vicini ai clienti.
SPA supporta le banche ad adottare i pagamenti digitali sostenibili e buone pratiche per evitare di immettere tonnellate di CO2.
Le carte eco-friendly sostituiscono la plastica con il PVC riciclato, bio-plastiche e riciclo della plastica in mare. Inoltre i membri di SPA sono impegnati a rendere anche la supply chain sostenibile.
L’impatto negativo del chip shortage
L’analisi annuale di SPA fotografa numeri che attestano una crescente domanda di carte di pagamento sicure nel 2021 (+5% rispetto all’anno precedente). A frenare la domanda è stato lo chip shortage che affligge l’industria.
“L’anno scorso la pandemia continuava a produrre supply disruption annuali. Lockdown locali hanno pesato sulla produzione e sulla filiera dei chip e semi-lavorati, mentre sulle carte pesano problemi di trasporto che gravano sulla logistica. Ma il settore registra una forte resilienza, trainato dalla crescita di carte contactless. Gli utenti consumer le preferiscono perché facili, senza necessità di contatto e dotate di metodi di pagamenti sicuri”, commenta Andreas Strobel, Presidente di SPA.
“Il chip shortage ha un impatto negativo sulla capacità dell’industria di una ripresa a ritmo sostenuto. Tuttavia, supplier e clienti non si lasciano ostacolare da questo fattore, ma cerano di ottimizzare l’utilizzo di tutti i prodotti disponibili e i livelli di stock per raggiungere policy di previsioni ed ordini efficienti. Il coordinamento di una supply e domanda migliora il flusso dei beni, consente di fornire banche e i loro clienti con le carte di smart payment”, continua Strobel.
Tutte le regioni sono in crescita, eccetto gli USA che hanno anticipato un “down-cycle” e la Cina. L’Europa è stato nel 2021 il mercato a maggior crescita e CISMEA continua a registrare un incremento dopo l’anno dei record del 2019.
Le sfide della chip supply proseguiranno nel 2022 e nel 2023. SPA supporta la crescita nei prossimi mesi e minimizza le disruption nella consegna delle carte.