Nel pagamento differito, l’Italia è solo 18ma nella classica del mercato BNPL.
Lo riporta un’indagine di Cashinvoice & Allianz , che hanno lanciato PausePay, il Buy now pay later anche senza carta di credito.
Italia 18ma nel pagamento differito
Soltanto nel 2021, in Europa, il BNPL rappresentava l’8,1% delle transazioni di eCommerce (pari a +79 miliardi di dollari).
L’Italia però è ancora 18esima nel pagamento differito: appena il 4% delle transazioni eCommerce sfrutta questo metodo. Lo conferma anche il rapporto DESI 2022 (che misura l’indice dell’economia della società digitale nella Ue). Secondo la Commissione Europea, l’Italia si piazza al diciottesimo posto con un punteggio pari a 49,3, sotto la media europea (52,3).
Ma si stima che il metodo del BNPL, che a livello globale detiene il 3% dei pagamenti eCommerce, entro il 2030 varrà oltre 3.600 miliardi di dollari, in crescita di oltre 450 miliardi tra il 2021 e il 2026.
Previsioni per l’Italia
L’indagine CashInvoice, che offre servizi BNPL alle aziende sotto il nome di PausePay in collaborazione con Allianz Trade, conta in Italia 3.450.337 siti internet attivi nei pagamenti differiti (solo quelli con l’estensione .it ad oggi), in crescita di oltre 500 mila nel 2021.
“Il BNPL è un metodo di pagamento già presente sul mercato, con un tasso di diffusione molto importante anche per il futuro”, ha commentato Luca Scali, il CEO del Gruppo CashInvoice: “Stiamo parlando di una tecnologia che aiuta le aziende in un momento storico molto particolare: il 2022 è stato un anno articolato in un contesto difficile. I bilanci delle imprese mostrano ancora gli effetti della pandemia, e il quadro macroeconomico con tassi inflattivi importanti, con il costo del denaro cresciuto oltre le attese, pone problemi sfidanti per le imprese. PausePay, è il metodo che garantisce allo stesso tempo vendita e incasso per il venditore e acquisto immediato per l’acquirente business, (…) la più classica delle operazioni win win”.