A siglare l’intesa sono Abi, Apsp, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe, che finalmente hanno trovato un punto di equilibrio. La firma è avvenuta al Mef (ministero dell’Economia e Finanze). L’accordo sul Pos è storico per Confesercenti. Si tratta dell’intesa per ridurre i costi sulle micro transazioni sotto i 30 euro e i 10 euro.
I risparmi si aggirerebbero intorno al mezzo miliardo di euro. Ecco i vantaggi dell’intesa.
L’accordo sul Pos è storico per Confesercenti: sotto i 30 euro e i 10 euro
Sono sempre più diffusi i pagamenti digitali con Pos, complici anche gli strumenti per effettuarli, come carta di credito (o debito), smartwatch (tecnologia indossabile) o smartphone.
Poiché l’obbligo di Pos è una certezza ed è perfino tornato in tabaccheria, Confesercenti e le associazioni di categoria hanno lavorato con l’Abi e banche per trovare l’intesa per ridurre i costi delle micro transazioni.
Banche e associazioni di settore hanno infatti collaborato per un protocollo comune che agevolasse i pagamenti digitali.
In base all’accordo “si punterà a ridurre l’impatto dei costi su quelle di basso valore, sotto 30 euro, e a rendere competitive quelle invece sotto i 10 euro”, spiega una nota.
Il compromesso è al centro del “Protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici”.
I vantaggi per gli esercenti e per gli utenti
L’obbligo di Pos consente di pagare il caffè da 1 euro con carta di credito. Ma ora c’è finalmente l’accordo per ridurre le commissioni a carico delle piccole attività commerciali per l’uso del Pos nelle microtransazioni. Per Confesercenti il risparmio si attesta a mezzo miliardo di euro.
Per gli utenti l’obbligo di Pos agevola l’uso dei pagamenti digitali, effettuati con carta, smartphone o smartwatch, rendendo più fluida l’esperienza di acquisto.
Inoltre “abbiamo acceso il faro sulla questione: finora l’Italia è stato il Paese con il più alto numero di pos installati, ma resta dietro per numero di transazioni”, ha spiegato Fipe-Confcommercio.
La tracciabilità dei pagamenti digitali e l’obbligo di Pos sono infine il grande vantaggio per tutti. Ma l’accordo offre anche maggiore comprensibilità. Oltre alla possibilità di comparazione e capacità di mitigare i costi delle transazioni grazie ai pagamenti digitali.
Anche l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM) ha espresso parere favorevole. Infatti l’intesa favorisce la digitalizzazione, perché rinnova i servizi di pagamento e aumenta la concorrenza nei servizi.