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Satispay: l’unicorno con 2 miliardi di euro transati

Il primo unicorno italiano guarda a Germania, Francia e Lussemburgo per crescere. Ecco il fenomeno Satispay in cifre

Pubblicato il 03 Gen 2023

Satispay: l'unicorno che movimenta pagamenti per 1,2 miliardi di euro

Satispay, da quando è diventata un unicorno, ha attirato l’attenzione degli operatori globali. Ecco perché ora guarda a Germania, Francia e Lussemburgo per crescere.

Satispay, l’unicorno in cifre

Da quando ha superato il primo miliardo di euro di valutazione, Satispay è diventato il primo unicorno italiano.

Con l’ultimo round, che ha trasformato la startup in unicorno, Satispay ha ottenuto un round di finanziamento pari a 320 milioni di euro.

La startup, fondata nel 2013 fa da Alberto Dalmasso e Dario Brignone, a cui si aggiunse Samuele Pinta, ha impiegato dieci anni per entrare nella rosa dei big dei pagamenti digitali.

L’app conta 3 milioni di utenti privati e circa 220 mila esercenti, fra piccoli negozianti e grandi brand. L’unicorno ha movimentato nel 2021 pagamenti per 1,2 miliardi di euro, ma l’obiettivo di fine anno erano i 2 miliardi di euro transati nell’intero 2022.

Vanta una frequenza d’uso di 9 volte al mese per ogni utente. Con 16 volte al mese, Torino è la capitale di Satispay per tasso di penetrazione.

Le ambizioni future

Fin dagli esordi, l’unicorno ha raccolto 450 milioni di euro per realizzare un circuito indipendente dalle carte di credito e debito, in grado di promuovere la fidelizzazione del consumatore attraverso sistemi di pagamento agili e fluidi. Offre il vantaggio di ridurre le commissioni per gli esercenti.

Ora Satispay punta a crescere in Germania, Francia e Lussemburgo, grazie a investitori come il lead investor Addition, all’azionista storico Greyhound Capital (dal 2018), ai recenti soci come Coatue, Block, Lightrock, Mediolanum Gestione Fondi, Tencent.

La visione di Satispay coniuga la dimensione europea con quella locale; conta attualmente 300 dipendenti, che dovrebbero raddoppiare nel giro di 17-18 mesi.

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