Agid spinge per l’adesione al nodo pagamenti:

Pubblicato il 10 Giu 2015

Redazione

Maria Pia Giovannini, Agenzia per l’Italia Digitale

L’Agenzia per l’Italia digitale in prima linea per i Pagamenti innovativi. In cima alla lista delle priorità c’è la spinta per portare gli enti pubblici ad aderire al Nodo dei Pagamenti Spc”, la piattaforma unica che consente ai cittadini di utilizzare le nuove forme di pagamento: in questo ambito rientra anche l’iniziativa “Pago la PA” e gestire l’infrastruttura e l’evoluzione delle funzionalità del Sistema.

«La diffusione capillare dell’ePayment in Italia sarà raggiunta solo con la piena collaborazione di tutti gli attori coinvolti: PA, prestatori di servizi di pagamento, cittadini e imprese», ha spiegato Maria Pia Giovannini, Responsabile Area Pubblica Amministrazione di Agid, durante il convegno “No Cash Day” a Roma. Secondo Giovannini, è necessario individuare soluzioni in grado di catalizzare l’attenzione di tutti gli stakeholder e accelerare il processo di adesione per garantire il successo dell’iniziativa.

20 mila operazioni già effettuate

Domenico Gammaldi, Direttore Superiore del Servizio Supervisione sui mercati e sul sistema dei pagamenti presso Banca d’Italia

«In questo contesto contesto, l’Agid ha intrapreso una serie di iniziative con fine di migliorare il rapporto Cittadino e PA e allo stesso tempo portare valore al progetto», ricorda Giovannini. Sono già stati avviati una serie di progetti per l’erogazione uniforme di servizi. Tra questi spicca l’attivazione del pagamento della marca da bollo digitale in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e il pagamento del bollo auto. Nei primi quattro mesi del 2015 sono transitati tramite il sistema dei pagamenti circa 20 mila operazioni.

Il vero “salto in avanti” si avrà quando l’adozione del Nodo dei Pagamenti, la piattaforma tecnologica che assicura l’interoperabilità tra pubbliche amministrazioni e Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), che oggi è obbligatoria solo per la Pubblica Amministrazione, sarà imposta anche agli enti per i quali attualmente è ancora facoltativa. Secondo Domenico Gammaldi, Direttore Superiore di Banca d’Italia, l’obbligatorietà dell’adozione non sarà una limitazione – ma, al contrario – un ampliamento della liberta di scelta dei cittadini: «Il cittadino potrà pagare come e dove vuole i servizi che acquista dal settore pubblico e questo renderà più semplice il suo rapporto con la Pubblica Amministrazione».


Anche per le banche e le imprese, la diffusione dell’ePayment rappresenterà un volano importante che potrà contribuire a favorire la ripresa economica, eliminando anche costi burocratici e gestionali che attualmente zavorrano le imprese. Francesco Francioni, Responsabile Global Transaction Banking Italy di Unicredit: «La gestione del contante rappresenta oggi per le banche una delle voci di costo più alta del bilancio». Ben venga quindi la moneta elettronica.


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