Alessandro Longo
Sono diversi gli ambiti dove Intesa Sanpaolo prevede vantaggi con lo sviluppo del nodo dei pagamenti che sta contribuendo a far nascere, con l’Agenzia per l’Italia Digitale.
Il primo è immediato: automatizzazione dei pagamenti dei cittadini verso la PA, e quindi maggiore efficienza delle procedure bancarie. Ma l’impegno di Intesa Sanpaolo guarda anche all’orizzonte, come spiega in questa intervista Claudio Fornaro, responsabile Prodotti Transazionali/Small Business e PA Direzione Marketing dell’istituto bancario.
«Il nodo dei pagamenti può essere un’arma importante per la lotta al contante, ed essere da stimolo per servizi e iniziative ulteriori: per la gestione documentale e lo sviluppo dell’e-commerce, con una inedita sinergia tra PA, banca, cittadini e imprese».
Qual è l’interesse specifico di Intesa Sanpaolo per il nodo dei pagamenti?
L’interesse del gruppo Intesa Sanpaolo è di mettere a disposizione di clienti e non clienti le proprie soluzioni di pagamento elettronico a favore della Pubblica Amministrazione e dei gestori di pubblici servizi. Intesa Sanpaolo si è posta l’obiettivo di consentire a famiglie e imprese di semplificare il proprio rapporto con la Pubblica Amministrazione, usufruendo di nuovi canali e servizi di pagamento elettronico caratterizzati dai più elevati standard di sicurezza e omogeneità, attuando quanto previsto dal Codice di Amministrazione Digitale e dalle Linee Guida emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
Come stanno procedendo i lavori con l’Agenzia per l’Italia Digitale?
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, a seguito della sottoscrizione avvenuta lo scorso giugno dell’accordo con l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha terminato i lavori di avvio e collaudo della piattaforma e ha attivato il servizio già dallo scorso ottobre. Forte della propria gamma di servizi innovativi, la nostra Banca ha pertanto già messo a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni che hanno aderito al “Nodo” le principali soluzioni di pagamento on line. Sono, inoltre, in fase di sviluppo altri strumenti di pagamento evoluti, sempre nell’ottica di facilitare ulteriormente i cittadini.
Quali vantaggi prevedete per il sistema Paese?
Sicuramente una semplificazione burocratica rappresenta un fattore chiave per la competitività e lo sviluppo del Paese. La tecnologia offre molte idee e soluzioni per rendere più facile la vita ai cittadini, ai professionisti, alle imprese e alle loro associazioni, che intrattengono frequenti rapporti con la Pubblica Amministrazione. In questo senso la collaborazione avviata tra Intesa Sanpaolo e l’Agenzia per l’Italia Digitale rappresenta un significativo passo avanti nel progetto di digitalizzazione degli incassi della Pubblica amministrazione e nella “dematerializzazione” degli avvisi verso i cittadini. Un segno concreto delle modalità innovative di cooperazione in ambito pubblico e privato, in risposta alle richieste di semplicità e di efficienza dei contribuenti.
Quali opportunità nascono per le banche? Oltre a una maggiore efficienza generale, quali sono i vantaggi in prospettiva? Qual servizi e sviluppi possono nascere da qui?
La principale e immediata opportunità è di consentire alle Pubbliche Amministrazioni, clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo, di facilitare la messa a punto di processi fortemente automatizzati per la gestione e la riconciliazione degli incassi. Ci attendiamo, come conseguenza, un ritorno commerciale e una maggior efficienza dell’attività bancaria. Oltre a ciò, in prospettiva, sono sicuramente ipotizzabili ulteriori vantaggi, che superano il rapporto diretto tra la Banca e la singola Pubblica Amministrazione e si traducono nella possibilità di interfacciare una molteplicità di utenti ai quali offrire servizi aggiuntivi sempre più evoluti. Parliamo ad esempio delle soluzioni legate al mondo della conservazione e della gestione documentale in genere, della valorizzazione dei nostri territori con eventi organizzati con le PA locali, fino alla “contaminazione” delle nostre soluzioni di eCommerce con una vera sinergia PA-Banca-cittadini-imprese. Va inoltre considerata la riduzione dei costi legati all’uso del contante (come, peraltro, previsto dalla normativa) e la progressiva diffusione dell’utilizzo di identità digitale e moneta elettronica.
Quali sono i principali ostacoli che pensate bisognerà affrontare?
Il principale ostacolo è rappresentato dalla difficoltà di superare l’utilizzo del documento cartaceo, inteso sia come “avviso” verso il cittadino, sia come quietanza. Sicuramente vi è un gap che potrà essere superato nel breve periodo, anche grazie al fatto che gli strumenti di pagamento offerti , oltre a essere più efficienti, sono sicuri, economici e sempre più facili da utilizzare anche per chi non è “nativo digitale”.