Pagamenti alla PA, il Piemonte è tra le regioni virtuose

Pubblicato il 24 Lug 2014

Alessandro Longo

La Regione Piemonte sta adottando, tre le prime, il nodo nazionale Spc dei pagamenti digitali, potendo contare su una buona base già sviluppata localmente. La sfida sarà ora dare uniformità a un quadro molto variegato, dove diverse Asl e i Comuni finora sono andate un po’ per conto proprio nella digitalizzazione dei servizi. Ce lo spiega Pietro Palermo, alla Direzione Soluzioni Applicative, Area Bilancio, Programmazione e Procurement di CSI Piemonte, l’ente strumentale della Pubblica Amministrazione Regionale in campo informatico e telematico.

«La Regione ha già una piattaforma di pagamenti per i cittadini- “motore dei pagamenti Piemonte”- ma ora la stiamo integrando con il nodo nazionale Spc dell’Agenzia per l’Italia digitale. Prevediamo di riuscirci subito dopo l’estate», dice Palermo.

Ad oggi nove Asl permettono di pagare il ticket online, tramite i rispettivi siti. Dal sito della Regione si può pagare il contributo annuale certificatori energetici sito della Regione. Le Asl consentono il pagamento anche tramite un’app per Android realizzata da CSI Regione.

«Attenzione, però. Per onestà devo dire che solo alcune categorie di ticket sono pagabili in via elettronica, al momento». Il motivo? «Mi aspettavo questa domanda- dice Palermo. Il motivo è che l’informatizzazione dei diversi reparti delle Asl è andata a strati. Spesso Radiologia usa un gestionale a parte rispetto agli altri. Su 19 Asl ci sono 78 gestionali…». Di qui il diverso livello di apertura ai pagamenti elettronici.

CSI ha progettato un componente “concentratore” per mettere d’accordo i diversi gestionali che emettono ticket e così uniformare i servizi di pagamento digitale. «Ora cerchiamo finanziamenti per realizzare questo componente».

Un’altra cosa pagabile tramite il sistema regionale è il bollo auto. Ma solo gli presso sportelli automatici fisici dell’Unicredit. «Dopo l’estate consentiremo di farlo anche via carta di credito dal sito della Regione. A settembre solo con Unicredit. Tra ottobre e novembre finiremo integrazione con nodo pagamenti Spc e quindi abiliteremo tutte le banche che si sono agganciate al sistema nazionale».

Ben diversa la situazione con i Comuni. A differenza del Veneto e dell’Emilia Romagna, il Piemonte non ha adottato (almeno per il momento) una politica regionale per gestire i pagamenti dei Comuni. «Ognuno si regola come crede».

«Sappiamo che ci sono anche esperienze avanzate, in particolare nei Comuni del torinese, per pagare l’Imu o la mensa scolastica per esempio. Ma nessun Comune permette di pagare online tutti i servizi. E nessuno è sul nodo dei pagamenti. Lo sta sperimentando Ciriè (Torino)».

Con il Comune di Torino puoi pagare online l’Imu, Tares, Tarsu, le multe, tramite Soris (Società Riscossioni, del Comune). Soris ha anche lanciato il Borsellino elettronico, che i cittadini sono obbligati a usare per monitorare e pagare alcuni servizi: nidi d’Infanzia e la ristorazione scolastica nella scuola dell’infanzia e dell’obbligo. Il Borsellino ha riscosso molte critiche, però. «Ci si lamenta dei costi di commissione troppo alti, dovuti a un’assenza di concorrenza: 4,30 euro per una ricarica di 100 euro».

Infine, la Regione sta aprendo ai pagamenti elettronici per lo Sportello unico attività produttive e il Modello unico dell’edilizia. «Prevediamo di farlo all’inizio dell’anno prossimo, per tutti i Comuni che usano l’applicazione della Regione».

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