ATM, con B.Fit di Bassilichi la rete si ottimizza con un click

Pubblicato il 27 Feb 2017

Worldline entra nel circuito PagoBancomat

redazione

Le banche puntano sempre più alla razionalizzazione della propria rete di sportelli ATM, da un lato alla costante ricerca del contenimento dei costi, dall’altro per soddisfare le esigenze di una clientela evoluta in termini di qualità del servizio e multicanalità. In questo contesto, Bassilichi presenta B.Fit, un modello di analisi e uno strumento a supporto delle decisioni che permette di dimensionare, ottimizzare e aumentare l‘efficacia del canale ATM.

Grazie all’esperienza ventennale maturata nell’ambito Banking & Financial Services e, in particolare, nelle tematiche legate ai Pagamenti Digitali e all’Automazione Denaro, gli esperti Bassilichi hanno sviluppato una soluzione completa articolata in tre moduli: B.Fit Input raccoglie i dati relativi alla rete di sportelli (anagrafica e transazioni); B.Fit Engine elabora i dati attraverso modelli statistico-matematici; B.Fit Output prepara e presenta i risultati in modo semplice e dinamico, consentendo alla banca di intraprendere le opportune azioni correttive.

Attraverso la piattaforma sono immediatamente visibili quattro aspetti fondamentali di una rete di ATM: la mappatura precisa e completa degli ATM (geo-localizzazione, unità organizzativa, tipologie di terminali, ecc.); la rappresentazione del volume di operazioni per terminale, per fascia oraria, per tipologia operazione/tempo; la valutazione della probabilità di coda e la percentuale di abbandono da parte della clientela, con particolare riferimento agli orari a rischio, e la correlazione con il numero di terminali disponibili. Infine viene fornita un’analisi dell’obsolescenza del parco terminali in riferimento alla localizzazione, alla unità operativa, alla tipologia e la correlazione con l’operatività.

Il reporting è immediato, completo e facile da usare con dashboard fruibili anche da dispositivi mobile, istogrammi navigabili e cluster analysis chiare e semplificate per supportare la Banca con indicazioni puntuali sui siti in cui è necessario intervenire. Ad esempio, grazie alle informazioni ottenute attraverso B.Fit, la Banca potrebbe decidere di destinare nuovi ATM per aumentare il tasso di automazione di siti con forte saturazione e potrebbe, invece, evitare di posizionare nuovi asset in aree con bassa saturazione.

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