Domenico Aliperto
Una strategia a tutto tondo che tiene conto del sempre più consolidato fenomeno di consumerizzazione dei processi di digital payment. E un approccio end-to-end che passa dalla proposizione di un portafoglio prodotti completo e integrato, dove la faranno da padrone i servizi a valore aggiunto. Sono questi i pilastri della proposizione 2015 del gruppo Bassilichi, lo specialista italiano del Business process outsourcing, spiegati in un recente incontro con la stampa da Marco e Leonardo Bassilichi, rispettivamente presidente e Amministratore Delegato del Gruppo. Un’offerta che da un lato punta con decisione alla smaterializzazione delle soluzioni di pagamento, dall’altra all’opportunità di far toccare con mano ai consumatori la praticità e la sicurezza degli strumenti cashless.
Uno spazio polifunzionale nel cuore di Milano
Il primo, tangibile esempio di quest’approccio è la creazione del WeBlive, uno spazio polifunzionale allestito nel cuore di Milano, di fronte alla Stazione centrale. WeBlive è aperto ad aziende, merchant, liberi professioni, startup, artisti e creativi che vogliono avere a disposizione, per un periodo di tempo limitato, un corner di vendita o un ambiente espositivo in cui entrare in contatto con il consumatore finale, che potrà a sua volta vivere un’esperienza d’acquisto semplice e veloce grazie alle soluzioni e ai servizi del gruppo Bassilichi nel mondo dei pagamenti digitali. Nelle prossime settimane, tra gli ospiti di WeBlive, ci sono NCO (Nuova cooperazione organizzata), l’agenzia di viaggi BeFlorence, la startup Get your bill, l’artista Valerio Mirannalti e Moneynet, società della holding che, si legga più avanti, avrà un ruolo strategico nello sviluppo del business di Bassilichi nel medio termine. La struttura intende cogliere la spinta impressa all’innovazione nel capoluogo lombardo da Expo 2015, ma rimarrà operativa anche dopo la conclusione del semestre.
Focus sulla monetica
Sul fronte delle attività core del gruppo, Bassilichi continua a spingere sull’area della monetica: a fine 2014 l’azienda gestiva circa 292 mila Pos con 27,7 miliardi di euro di transato, 16.027 gli ATM e oltre 100 mila gli utenti corporate banking, con 78 miliardi di euro di transato. Le nuove frontiere riguardano il mobile Pos (con la soluzione TVB Pay, che utilizza un dispositivo Ingenico di dimensioni ridotte connesso via Bluetooth con lo smartphone, anche NFC, o il tablet), e l’integrazione dei processi di acquiring e issueing: in questo senso la piattaforma B Place rappresenta un
sistema che da una parte permette all’utente di effettuare pagamenti a distanza e in prossimità o di inviare denaro in tempo reale, qualunque sia il canale di vendita, e dall’altra consente ai merchant di offrire servizi di marketing digitale, a partire per esempio dal couponing.
Rimanendo sullo stesso tema, Bassilichi ha poi costruito un modello di offerta per un primario istituto di credito che prevede le linee di produzione necessarie per erogare servizi di card management e processing di acquiring. L’infrastruttura IT verrà fornita da un operatore internazionale, mentre i servizi di gestione dispute e frodi e l’help desk verranno erogati direttamente da Bassilichi. Lo sviluppo dei progetti di nuovi modelli di filiali bancarie passa invece per la consulenza, la fornitura di hardware, software e servizi professionali, inclusa l’assistenza remota per l’utilizzo dei nuovi device di sistema.
Il settore Corporate banking si arricchisce di una app iOs e Android per flussi di tipo informativo o dispositivo, mentre il Marketplace, attualmente in fase di sviluppo, costituirà un’area tematica all’interno della piattaforma dedicata all’offerta commerciale di servizi e soluzioni per le aziende utenti, dove verranno applicati pricing convenzionati seguendo la logica dei gruppi di acquisto.
L’offerta in ambito sicurezza è stata ridisegnata per rivolgersi ai nuovi mercati target di Bassilichi. Si parla di GDO, retail e privati e il fiore all’occhiello dell’offerta è B.Safe, una soluzione che coniuga hardware e software dedicata al cash management: si tratta di un servizio automatizzato di ritiro contante in base alle giacenze, che tra l’altro abilita l’accredito automatico sul conto dell’utente al momento dell’inserimento del cash nell’apposito dispositivo che viene fornito da Bassilichi .
Moneynet, nuovi servizi per gli esercenti
Una delle grosse scommesse per il prossimo triennio riguarda Moneynet. La società del gruppo, in qualità di Istituto di Pagamento riconosciuto da Banca d’Italia mette a disposizione dei merchant convenzionati una serie di servizi fra cui la possibilità di offrire ai propri clienti ricariche tecnologiche e telefoniche oltre al pagamento di bollettini postali bianchi o premarcati tramite PagoBancomat. “Al network hanno già aderito 2500 merchant. Il nostro obiettivo è arrivare entro il 2017 a un numero di sottoscrizioni pari almeno a 50 mila unità”, spiega Marco di Cosimo , amministratore delegato di Moneynet. “Il servizio è indipendente dal sistema bancario: il modello di business prevede la fornitura di un Pos agli esercenti, i quali non devono cambiare il proprio conto corrente. La nostra strategia è poi quella di fornire ai nostri esercenti molteplici servizi a valore aggiunto in grado di incrementare e migliorare il loro business. In questo modo l’epayment non diventa più un centro di costo, bensì un volano di sviluppo e di profitto”
“Noi non siamo alternativi alle banche, vogliamo piuttosto essere di aiuto al sistema”, precisa Leonardo Bassilichi, AD della holding di famiglia. “L’obiettivo è creare sempre più servizi a valore aggiunto che permettano ai nostri clienti di fare il maggior numero di affari possibile. Quest’approccio è parte integrante della nostra strategia a partire dal 2010, quando abbiamo deciso di focalizzarci sul mondo dei pagamenti e completare la filiera oltre i sistemi di processing. La trasformazione del mondo bancario ci ha spinto verso attività mirate nelle nicchie lasciate scoperte dagli istituti di credito, prima con operazioni sartoriali, e poi con veri piani industriali, anche su settori verso i quali pensavamo di non poterci spingere, come il back office. Da qui ai prossimi mesi”, chiosa Bassilichi, “puntiamo a costruire un ecosistema in cui saranno tanti modelli win-win, costruiti a cavallo dei vari operatori, a sostenere un mercato che, ne siamo sicuri, esploderà nel giro di un paio d’anni”.