Roberto Garavaglia
Oggi, 1 agosto 2014, a distanza di quasi 15 anni dalla prima idea di Area Unica dei Pagamenti in Euro, la (lenta ma inesorabile) migrazione alla SEPA, marca la sua più significativa milestone, con l’adozione delle regole che governano i bonifici (SCT) e gli addebiti diretti (SDD) nei paesi dell’Eurozona.
Un percorso voluto ed avviato dalla Commissione Europea (CE) e dalla Banca Centrale Europea (BCE), contribuito dall’EPC (European Payment Council), non privo di ostacoli e deroghe dell’ultima ora, il cui intento, nella visione originaria, era creare un sistema integrato di circolazione dell’Euro, eliminando le barriere ai pagamenti elettronici esistenti fra i paesi della Comunità, riducendo così i costi transazionali delle operazioni cross-border e volendo stimolare, nel contempo, la competitività e l’ innovazione.
Da oggi, per effetto del Regolamento UE n. 260/2012 del 14 marzo 2012 (c.d. “SEPA end-date”), sia i bonifici nazionali siagli addebiti diretti, sono rispettivamente sostituiti dagli strumenti di pagamento europei SEPA Credit Transfer (SCT) e SEPA Direct Debit (SDD).
Vediamo di spiegare in estrema sintesi i principali cambiamenti introdotti, e (come il titolo dell’articolo lascia intuire) quali sono i prossimi passi che si dovranno compiere sia nella direzione di un’armonizzazione degli strumenti di pagamento basati su carte, sia in quella della c.d. “Payment Innovation“.
I principali cambiamenti introdotti con la SEPA
Queste, in breve, le modifiche più rilevanti apportate dal Regolamento UE n. 260/2012:
- Equiparazione delle commissioni fra pagamenti domestici e transfrontalieri;
- Abolizione delle commissioni interbancarie multilaterali (MIF) sugli addebiti diretti (già partito dal 1° novembre 2012 per i pagamenti transfrontalieri) e dal 1° febbraio 2017 per i pagamenti nazionali
- Utilizzo dello standard ISO 20022 XML per l’invio/ricezione di bonifici e addebiti diretti in forma aggregata;
- Eliminazione obbligo fornitura BIC per le operazioni di pagamento nazionali.
Gli strumenti di pagamento impattati da oggi, 1° agosto 2014 e quelli non … ancora
Tra gli strumenti di pagamento che da oggi cambiano in forza del citato Regolamento SEPA end-date, si trovano (come detto) i Bonifici, che migrano verso lo schema SCT e gli Addebiti Diretti, questi ultimi declinati in due differenti nuovi prodotti:
- SDD Core, verso cui migrano i RID ordinari (utilizzati da consumatori, imprese e micro-imprese, che nel tempo hanno accorpato i RID utenze e i RID commerciali);
- SDD B2B, verso cui migra il c.d. “RID veloce” (caratterizzato da tempi ridotti del ciclo d’incasso e unicamente riservato ad imprese e microimprese).
Per alcuni servizi di addebito diretto particolari, fra cui il RID finanziario (utilizzato per pagamenti collegati alla gestione di strumenti finanziari) e il RID a importo fisso, il passaggio alla SEPA è previsto entro il 1° febbraio 2016.
Altri servizi di pagamento come Ri.Ba., MAV, RAV e i Bollettini bancari e postali, potranno al contrario continuare ad essere utilizzati.
Un tema a parte è rappresentato dai pagamenti con carte che, a differenza degli addebiti diretti e dei bonifici, vede un processo di standardizzazione tuttora in corso.
I cambiamenti maggiori, sono evidentemente riferiti agli Addebiti SEPA, per i quali il nuovo Regolamento ha previsto la creazione di due specifici schemi: SDD Core e SDD B2B.
Vediamo quali sono le caratteristiche comuni e scopriamo quali sono le differenze che li caratterizzano.
Per entrambi gli schemi è previsto l’impiego del medesimo standard ISO 20022 XML, la raccolta del mandato[1] solo presso il creditore (CMF), il possibile impiego del mandato elettronico (e-Mandate), l’opportunità di verificare preliminarmente le informazioni del mandato, mentre non è previsto alcun servizio di Allineamento Archivi (AEA).
Per il solo SDD Core (applicabile quando le controparti sono indifferentemente impresa o consumatore) il termine massimo per l’invio delle disposizioni d’incasso varia da un massimo di 14 giorni prima della data di regolamento, sino ad un minimo di 2 giorni (che diventa 5 nel solo caso di primo addebito). La controparte può opporsi sino al giorno precedente il regolamento e può revocare l’operazione autorizzata correttamente sino a 8 settimane dopo, mentre il periodo si estende sino a 13 mesi dopo la data di regolamento, per le operazioni non autorizzate. Gli eventuali insoluti vengono regolati 5 giorni dopo il regolamento.
Per l’SDD B2B (unicamente applicabile se la controparte è un’impresa), le sole differenze rispetto all’SDD Core si ritrovano nell’impossibilità di stornare l’operazione (in qualsiasi caso) e nella data di regolamento degli insoluti, che è 2 giorni dopo la data di regolamento della disposizione.
I prossimi passi sul cammino della SEPA: SEPA Card Payments ed eSEPA
Dopo aver completato la migrazione dei bonifici e degli addebiti diretti all’Area unica dei pagamenti in euro, l’Eurosistema punta ora ad armonizzare l’uso delle carte di pagamento, che oggi rappresentano il più diffuso strumento di pagamento elettronico al dettaglio.
La Banca Centrale Europea (BCE) ha recentemente pubblicato il rapporto “Card payments in Europe – a renewed focus on SEPA for cards”, che illustra gli aspetti fondamentali, fornisce statistiche aggregate a livello dell’Unione europea (UE) e presenta il punto di vista e le politiche dell’Eurosistema in relazione alla SEPA per le carte di pagamento.
E la Payment Innovation?
Già all’indomani della promulgazione del Regolamento Europeo n. 260/2012, si erano create le condizioni per l’apertura di una nuova fase, nella quale l’impegno delle istituzioni verso la promozione dell’armonizzazione dei pagamenti al dettaglio, avrebbe potuto permettere di concentrarsi anche sui pagamenti innovativi.
Fra questi è possibile annoverare:
- Mobile Payments
- e-Payments
- e-Mandate
- Innovative Card Payments
- EBPP Electronic Billing Presentment & Payment
Il neo-formatosi ERPB Euro Retail Payments Board (la nuova entità presieduta dalla BCE che ha sostituito il SEPA Council e che ha avuto a maggio di quest’anno il suo primo meeting ufficiale) proprio su tali temi, ha di recente avviato due gruppi di lavoro, su Mobile Payment e Innovative Payments.
NOTE
[1] Sottoscrizione da parte del debitore di un’autorizzazione a prelevare i fondi direttamente dal proprio conto