La banca di domani sarà sempre più una challenger bank che, come dice il nome, mira a sfidare la vecchia guardia del mondo degli istituti di credito offrendo servizi finanziari a 360° direttamente da smartphone e che per questo, in pochi anni, ha già conquistato oltre 60 milioni di clienti a livello globale. Esperienza d’uso accattivante, estrema facilità di registrazione e servizi a valore aggiunto sempre più evoluti per quanto riguarda risparmio e investimenti, ma anche impegno in cause sociali di interesse generale. Sono questi gli elementi che il pubblico retail si aspetta e che emergono da un’indagine condotta da HYPE su un campione rappresentativo dei suoi oltre 1 milione e 450 mila clienti che confermano una sempre maggiore propensione all’utilizzo di soluzioni puramente digitali per la gestione del proprio denaro. Un trend importante, che va a erodere progressivamente il vantaggio competitivo sul tema della fiducia storicamente appannaggio degli istituti tradizionali.
“L’incremento di fiducia che registriamo nei confronti delle challenger bank – commenta Antonio Valitutti, CEO di HYPE – è la diretta conseguenza della loro maturazione in termini di servizio e della capacità di intercettare e adattarsi alle esigenze del pubblico con grande dinamismo. Gli utenti hanno ormai consapevolezza che queste realtà possono concretamente migliorare la gestione dei servizi finanziari e ne colgono l’opportunità. Persone e abitudini sono cambiate e continueranno a farlo, solo chi riuscirà ad assecondarle con un’offerta in continua evoluzione rimarrà competitivo sul mercato”.
I motivi per cui gli utenti scelgono una challenger bank
Se da un lato si conferma una tendenza alla multi-bancarizzazione (oltre il 70% del campione possiede anche un conto presso un istituto tradizionale), dall’altro continua a diminuire la frequenza con cui si accede fisicamente alla filiale bancaria: quasi il 63% dei titolari di altri conti si è recato in filiale al massimo 2 volte in un anno. Oltre alla volontà di recarsi in filiale il meno possibile, gli altri motivi che hanno spinto gli utenti ad aprire un conto presso una challenger bank sono stati la convenienza economica (25,8% delle risposte) e una più semplice fruizione dei servizi (29,9%).
La possibilità di pagare in modo semplice e sicuro su internet sembra essere l’aspetto più apprezzato tra gli utenti delle banche digitali; seguono il cashback sugli acquisti online e il cashback di Stato (11,2%). Di grande impatto, per quasi un utente su tre, la possibilità di effettuare la registrazione in modo totalmente digitale, direttamente da smartphone. L’esperienza d’uso delle app rimane centrale: a ritenerla importante o molto importante sono oltre l’84% degli intervistati.
Per tutte queste ragioni, il 57,5% dei rispondenti è disposto ad affidare una somma contenuta dei propri risparmi a una realtà che non dispone di sedi fisiche. Oltre il 28% le affiderebbe una buona parte o addirittura tutti i propri investimenti. Un progresso notevole se confrontato con la survey condotta da HYPE nel 2019, quando questa percentuale si fermava poco sopra il 21%. Inoltre, il 59% del campione prevede di intensificare il ricorso a servizi digitali alla luce del continuo sviluppo di servizi finanziari da parte delle app di banking digitale.
Insight che confermano un fenomeno in ascesa: il progressivo imporsi sul mercato delle challenger bank, che stanno riuscendo a farsi preferire non solo per il prezzo appetibile ma anche per la qualità e la varietà dei prodotti offerti al cliente.
La banca del futuro: cashback, salvadanaio e open banking. Ma anche impegno sociale
Il 22,3% ha scelto una realtà completamente digitale come banca per la garanzia di un’offerta completa rispetto alle loro esigenze. Mentre, il 18,6% ritiene di aver fatto una scelta premiante anche in prospettiva, poiché convinto che una banca di nuova generazione saprà seguire meglio nel tempo l’evoluzione delle sue finanze personali e la loro gestione.
Rispetto ai servizi che vorrebbero prossimamente disponibili sulle loro piattaforme digitali: al primo posto, segnalato dal 20,9% dei rispondenti, c’è il cashback immediato sugli acquisiti in negozio; al secondo (con il 16,2%) l’esigenza di visualizzare e gestire i diversi conti correnti da un’unica app, per avere sempre sotto controllo la propria situazione finanziaria a colpo d’occhio (il 67% degli intervistati con un conto presso una banca tradizionale afferma che il proprio istituto non offre servizi basati sull’analisi aggregata di conti di istituti differenti).
La banca digitale è diventata un valido alleato per gestire in modo oculato il proprio denaro; forse è anche per questo che gli utenti vorrebbero vedere sviluppati sempre di più servizi come il salvadanaio digitale (14,3%) e la possibilità di fare investimenti attraverso la app (14%).
Se da una parte l’esperienza e i servizi a disposizione continueranno a essere determinanti anche in futuro per la scelta della propria banca, un altro aspetto sembra diventare sempre più importante: il 56% si trova d’accordo o molto d’accordo sul fatto che gli piacerebbe vedere la propria banca, tradizionale o digitale che sia, scendere in campo per una causa sociale come ambiente, uguaglianza di genere o cultura.
“Abbiamo una roadmap sfidante -prosegue Valitutti – che nei prossimi mesi vedrà nuovi rilasci di prodotto ed evoluzioni dell’app, che ci permetteranno di soddisfare tutti i bisogni finanziari di una persona, dai più semplici ai più complessi. La nostra natura di tech company ci permette di evolvere velocemente per continuare ad essere una valida risposta alle aspettative di una customer base eterogenea”.
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