In un mondo dei pagamenti sottoposto a un profondo processo di trasformazione, anche e soprattutto per gli operatori più consolidati, diventa indispensabile sottoporsi a un profondo processo di rinnovamento, sia di prodotto che organizzativo. Questo il messaggio principale che Ingenico, una dei nomi più importanti nel mondo dei pagamenti elettronici, ha cercato di trasmettere ai suoi clienti e partner in occasione del recente Salone dei Pagamenti di Milano, come ha raccontato a Pagamenti Digitali l’Amministratore Delegato di Ingenico Italia, Dario Scacchetti: “Ingenico ha vissuto negli ultimi mesi una profonda trasformazione: abbiamo rinnovato il CDA nel settembre scorso. Ian Benn è stato nominato come presidente, mentre la mia carica è passata da quella di direttore commerciale a quella di Amministratore Delegato. Abbiamo quindi rinnovato il team manageriale e gran parte della squadra commerciale, nonché il team di ricerca e sviluppo. Dunque c’è stato un profondo rinnovamento di Ingenico Italia, che per noi è stato anche una necessità: abbiamo ricercato delle figure con delle competenze specifiche, dal momento che il mercato ci sta ponendo davanti delle sfide notevoli. Non si tratta più soltanto di confrontarci con i nostri competitor sugli SmartPos, che pure è un pilastro della nostra strategia nei prossimi anni, ma anche di affrontare un percorso di trasformazione da fornitori di device tecnologici a fornitori di una tecnologia che includa i terminali ma anche una serie di servizi software”.
Il pagamento come processo esperienziale
Un cambiamento che è piuttosto significativo anche per un attore come Ingenico, che seppur offrendo da sempre servizi ai propri clienti, questi avevano a che fare principalmente con l’aspetto hardware. Nell’attuale contesto dei pagamenti, invece, guardare ai servizi significa parlare di contenuti, applicazioni, servizi multi acquiring, ma anche di on line e multicanalità, con l’obiettivo di andare incontro alle esperienze dei clienti, che possono essere le più disparate. Nell’ottica di Ingenico il processo di acquisto non si esaurisce nella strisciata della carta su un terminale, ma è un qualcosa di più complesso che comprende anche un aspetto più esperienziale. Proprio per favorire questo punto, Ingenico ha deciso di scommettere sui servizi che, ovviamente, possono essere di natura molto diversa tra di loro. “Offriamo da sempre i servizi legati alla gestione dei terminali come la manutenzione sul campo e l’assistenza tecnica, che forniamo ai nostri clienti business, che tra l’altro richiedono livelli di servizio sempre più stringenti, e lavoriamo sia direttamente che attraverso dei partner locali . Uno degli elementi che ci contraddistingue è che siamo in grado di offrire queste tipologie di servizi anche all’estero, essendo un’organizzazione multinazionale, fattore che risulta naturalmente molto utile per le organizzazioni italiane che lavorano all’estero”.
I nuovi servizi software
Molto diversi sono invece i servizi che Ingenico mette in campo sul lato software, che a loro volta possono essere distinti in due diverse categorie: “Da una parte c’è il mondo degli SmartPos, dove recentemente abbiamo lanciato APOS A8, il nuovo terminale Full Android. La principale caratteristica della tecnologia Full Android è quella di consentire il funzionamento del terminale come fosse uno smartphone, permettendo di attingere a un vero e proprio marketplace dove diventa possibile scaricare applicazioni e servizi per migliorare la user experience del cliente finale. Siamo infatti convinti che la user experience non si esaurisca soltanto nel consentire al cliente di pagare con il proprio dispositivo mobile, ma debba passare per l’inserimento dei contenuti che possano essere utili anche ai merchant. Le prime applicazioni che abbiamo cominciato a proporre rendono ad esempio possibile la gestione dei buoni pasto, ma anche la chiamata di un taxi o la gestione di un coupon. Riassumendo, si tratta di applicazioni pensate per semplificare la vita e migliorare l’esperienza del cliente. Nei prossimi anni arricchiremo ulteriormente il nostro marketplace con le soluzioni verticali richieste dai nostri clienti. Penso ad esempio al mondo della logistica o della distribuzione di farmaci: un sistema che permetta di avere il catalogo integrato nello Smartpos può favorire sia il merchant che il cliente finale, semplificando il processo di acquisto”.
Un altro segmento di mercato che Ingenico intende presidiare con una maggiore offerta di contenuti e servizi è quello unattended, in modo da semplificare il processo e, al contempo, arricchendo il ventaglio degli strumenti di pagamento e , ad esempio, permettendo il pagamento attraverso i buoni pasto anche in questo ambito. Ai grandi retailer interessati a fornire concretezza alla parola multicanalità Ingenico mette a disposizione la sua piattaforma Axis, che consente di raccogliere e gestire i dati provenienti da on line e offline, permettendo così di usufruire della enorme quantità di informazioni che transitano lungo i sistemi di pagamento ma che oggi sono perlopiù non sfruttate.
Le novità normative
Nel corso del Salone dei pagamenti si è ovviamente parlato moltissimo delle possibili novità normative relative al mondo dei pagamenti elettronici e su questo punto l’opinione del numero uno di Ingenico Italia è estremamente chiara: “È evidente che la cultura dei pagamenti elettronici non potrà essere spinta soltanto dall’innovazione degli operatori come Ingenico, ma inevitabilmente la spinta maggiore non potrà che arrivare dal legislatore. La possibilità di dare ai merchant di abbassare il livello del contante o di vincolare gli stessi merchant al sistema dei pagamenti, ma anche l’effetto volano del reddito di cittadinanza – che richiede l’utilizzo di una carta di debito –potrebbero avere nel complesso un effetto eclatante sul nostro business. Per Ingenico Italia si tratta un motivo in più per essere pronti a offrire i servizi giusti a una quantità di clienti che aumenterà e si diversificherà nel tempo. È una sfida che ovviamente siamo pronti a raccogliere”, conclude Scacchetti.