Di Roberto Garavaglia – Strategic Advisor per i Digital Payment, autore del libro “Tutto su Blockchain”
Cosa c’entra la blockchain con i viaggi e il turismo? Esistono casi di utilizzo in questi settori che possono beneficiare dell’impiego di tale tecnologia?
Vi riporto il mio intervento durante l’evento Digital & Payment Summit, tenutosi a Roma martedì nella splendida location costituita dall’Auditorium Antonianum, nel quale ho raccontato – in tre minuti – alcuni esempi di buon impiego degli Smart Contract e degli Oracoli, a supporto di un’industry che può realmente trarre vantaggi dallo sviluppo di soluzioni basate sulla blockchain.
“Buongiorno e grazie per l’invito.
Proviamo a dire in quattro parole cosa sia la blockchain: è una tecnologia che abilita persone diverse e che non si conoscono, a verificare il succedersi di eventi (transazioni) memorizzati e ordinati su un libro mastro condiviso. Il distributed ledger (così si chiama il libro mastro) viene acceduto dai partecipanti che operano sulla rete mettendo a disposizione risorse di calcolo, mediante cui si validano le transazioni, evitando, così, il ricorso ad un intermediario terzo.
Per capire come l’industry del turismo e dei viaggi possa beneficiare della blockchain, consentitemi ora di soffermarmi su due punti fondamentali: immutabilità del dato scritto su DLT e programmabilità del dato stesso.
Su una blockchain, la dispersione del registro è tale da garantire a tutti e in modo trasparente, la possibilità di verificare la validità di una transazione fin dalle origini e fare in modo che una volta approvata in un blocco, non possa essere più disconosciuta.
Con “transazione” intendiamo un concetto complesso che unisce sia il dato (ovvero l’informazione) sia le regole che lo gestiscono; chiameremo questo insieme concettuale Smart Contract.
Uno Smart Contract è – dunque – la “traduzione” in codice informatico di un contratto, che permette di verificare in automatico l’avverarsi di determinate condizioni e di eseguire in automatico azioni nel momento in cui le condizioni determinate tra le parti siano raggiunte e appurate.
Alcuni esempi, ora, di applicazione nell’industry del turismo e dei viaggi.
Una grande compagnia aerea europea sta stringendo un accordo con la startup svizzera Winding Tree, un marketplace decentralizzato interamente su Ethereum, che consente lo sviluppo di applicazioni per viaggi, prenotazioni, riprenotazioni e per la condivisione di itinerari direttamente attraverso la blockchain.
Sulla stessa linea sta lavorando anche Sita, società specializzata nella fornitura di soluzioni IT per il trasporto aereo. Lo scopo è dotare di un’unica identità biometrica i passeggeri in transito attraverso
le frontiere durante il viaggio: grazie alla blockchain è possibile farlo mediante l’emissione di unico token che permette di transitare negli aeroporti e ai controlli. In tal modo si evita ai passeggeri di portare i documenti di viaggio e l’obbligo di mostrare i propri dati personali.
Infine, un’applicazione concreta degli Smart Contract l’abbiamo con Fizzy, un prodotto assicurativo “smart” di AXA che permette in automatico, su blockchain, la gestione dell’indennizzo a fronte di un ritardo del volo subito da un passeggero assicurato. Il sistema è in grado di fare la compensazione automatica senza il bisogno di alcun intervento “umano” esterno.
Grazie per l’attenzione.”