Se non puoi batterli, alleati con loro. È questa la conclusione cui è arrivato Diebold, lo specialista statunitense degli ATM, dopo aver assistito al rapido sviluppo dei mobile wallet che – anche se forse non proprio in tempi rapidissimi – sembrano destinati a mettere all’angolo i Bancomat così come li conosciamo oggi. Così, per cominciare a dare agli sportelli automatici una veste nuova nell’era digitale, Diebold sta sviluppando un sistema per permettere agli utenti di virtualizzare le carte di pagamento e aggiungerle sul proprio smartphone (all’interno per esempio degli account Apple Pay, Samsung Pay, Android Pay o di qualsiasi altro processore) attraverso l’ATM anziché manualmente.
Come funziona? È sufficiente inserire la carta nella fessura del Bancomat, digitare il PIN e scegliere sul display interattivo il portafoglio virtuale su cui caricarla. Attraverso lo schermo il sistema fornisce le indicazioni per registrarla e, una volta ricevuta conferma, invia un SMS all’utente con il link per scaricare la mobile app, mentre i dati della carta già crittografati e tokenizzati vengono trasferiti automaticamente dall’ATM sul Cloud dell’emetittore attraverso la tecnologia HCE (Host Card Emulation) di SimplyTapp, azienda specializzata in soluzioni di mobile payment. A quel punto l’utente può cominciare a utilizzare il proprio smartphone per effettuare pagamenti NFC (Near Field Communication) presso i negozi abilitati.
Diebold ha fatto sapere che il sistema, attualmente in fase di brevettazione, è già stato testato dall’America First Credit Union e dal Banco Popular de Puerto Rico. La speranza però è che riesca a fare breccia tra il pubblico che antepone la sicurezza e un’esperienza d’uso garantita a qualsiasi altra cosa, quando si tratta di smaterializzare le proprie carte di pagamento.