L’educazione finanziaria inizia già a scuola con l’AiiP

Pubblicato il 17 Mag 2016

I digital e mobile payment si imparano anche a scuola. Parte da questa convinzione l’iniziativa del Centro Studi dell’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e Moneta Elettronica che ha dato vita a una serie di workshop formativi dedicati ai pagamenti digitali nelle scuole superiori.

Per il Presidente dell’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e Moneta Elettronica Maurizio Pimpinella «L’era dei Pagamenti e del Digitale rappresenta una vera e propria sfida anche e soprattutto per l’occupazione giovanile». In particolare poi non va dimenticato che la generazione dei Millenials è anche quella che sta rivoluzionando con l’uso del mobile, del digitale e dei social media in generale il sistema di relazione con le banche, con i retailer, con i fornitori di servizi. Una corretta preparazione per questa generazione rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo per la società e per le imprese.

Pimpinelle sottolinea anche che «La tecnologia è libertà e come risulta evidente la libertà comporta indipendenza, ma non può esistere una reale indipendenza senza che ci siano anche le basi per una indipendenza economica e finanziaria». Partendo da questo concetto è iniziato con gli studenti del Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” di Minturno (Latina) il ciclo di workshop dedicato alle prospettive e agli scenari offerti dal mondo digitale con l’avvio di un percorso di educazione finanziaria.

Fabio Picciolini, Membro del Centro Studi A.I.I.P. ha a sua volta evidenziato che «La conoscenza è sempre più importante per migliorare la pianificazione economica per la famiglia, e come tutela della stessa ricchezza finanziaria. E’ importante dare sostegno e far crescere una cultura e una pianificazione già in età scolare». Pimpinella ha poi concluso che «Molte professioni sono destinate a trasformarsi radicalmente e i profili più ricercati dalle aziende saranno sempre di più quelli che sono in grado di gestire il passaggio verso l’era digitale e di sostenere le imprese verso approcci innovativi». Una considerazione questa che serve anche per rispondere alla domanda che spesso viene posta e che porta a pensare che la trasformazione digitale taglierà i posti di lavoro. Al contrario: la trasformazione digitale è a tutti gli effetti una trasformazione anche nelle competenze e farà crescere una domanda di nuove figure con maggiore specializzazione sul comparto digitale ed innovativo che va sostenuta già con iniziative specifiche da inserire nel percorso scolastico.

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