redazione
Nasce dalla fusione di due acquisizioni di peso, Ogone e GlobalCollect, ePayments, il nuovo brand con cui Ingenico intende, citando le parole del presidente e CEO Philippe Lazare “consolidare la posizione nel mercato globale dell’e-commerce e compiere un ulteriore passo nell’affermazione del gruppo come attore omnicanale”.
Ogone, specializzata nella fornitura di servizi per piccole e medie imprese, era infatti stata acquisita nel 2013 per 360 milioni di euro, mentre l’anno seguente sono serviti 820 milioni di euro per entrare in possesso di GlobalCollect, che serviva clienti di livello enterprise su una vasta gamma di business on line. L’integrazione delle due realtà complementari permetterà a Ingenico di fornire ai merchant di tutto il mondo prodotti e servizi end-to-end, oltre che competenze e capacità che attraversano tutta la filiera dei processi legati alle transazioni elettroniche.
Di fatto ora il colosso francese è in grado di abilitare 150 diversi metodi di digital payment in più di 170 Paesi, mettendo a disposizione del mercato strumenti analitici avanzati, a partire dalla piattaforma di business intelligence Elevate, per migliorare l’efficacia delle strategie di vendita e abbattere il rischio di frodi. Fa parte dell’offerta ePayments anche Connect, attraverso il quale gli esercenti hanno la possibilità di proporre ai propri clienti opzioni di pagamento su più device, in modo da ottimizzare e bilanciare l’attività su tutti i canali e sui nuovi mercati.
Del resto il report firmato Worldpay pubblicato lo scorso novembre sostiene che nel 2019, a livello globale, la spesa per i consumi correnti sarà pagata per 647 miliardi di dollari attraverso strumenti digitali come gli e-wallet, per 577 miliardi usando le carte di credito e per 412 miliardi con quelle di debito. Riuscire a intercettare le esigenze dei consumatori e degli esercenti nel prossimo quinquennio vorrà quindi effettivamente dire saper affrontare il mercato con equilibrio e completezza. Ma la rivoluzione è già cominciata se, come rivela Pierre-Antoine Vacheron, Executive Vice President della neonata divisione ePayments, già lo scorso Natale un quinto delle transazioni processate da Ingenico è stato autorizzato da uno smartphone o da un tablet. Nel 2013 la quota di pagamenti effettuati via mobile non superava il 12%.