Un accordo che rafforza la partnership industriale già esistente tra Nexi e Intesa San Paolo e che contribuisce ad accelerare il processo di digitalizzazione dei pagamenti in Italia. Con l’acquisizione del ramo del Merchant Acquiring di Intesa San Paolo, cioè il business legato ai contratti con gli esercenti per i pagamenti digitali, Nexi si porta in casa la relazione con circa 180 mila esercenti che hanno generato in un anno, da ottobre 2018 a settembre 2019, un volume di transazioni di 66,2 miliardi di euro circa.
Il trasferimento avverrà tramite conferimento a una controllata di Nexi per un valore pari a 1 miliardo di euro. Intesa Sanpaolo manterrà la forza vendita dedicata all’acquisizione di nuovi clienti. Il closing dell’operazione è previsto per l’estate 2020.
“L’accordo con Intesa Sanpaolo rappresenta un altro importante passaggio nello sviluppo della strategia di Nexi che si conferma un partner chiave per il sistema bancario nello sviluppo dei pagamenti digitali come leva di modernizzazione del nostro Paese” ha commentato Paolo Bertoluzzo, amministratore delegato di Nexi, “l’ingresso di Intesa Sanpaolo nel capitale di Nexi è per noi un ulteriore segnale di fiducia nelle prospettive di sviluppo della Società e nella sua missione di essere la PayTech, partner indipendente, delle Banche italiane”.
Gli estremi dell’accordo tra la banca e la PayTech
Mercury UK HoldCo Limited, azionista di riferimento di Nexi, ha siglato un separato accordo con la banca che prevede la cessione a quest’ultima di una partecipazione finanziaria pari al 9,9% del capitale di Nexi senza diritti di governance connessi.
Prevista una partnership ultraventennale per la commercializzazione e la distribuzione da parte della banca delle soluzioni tecnologiche e dei servizi innovativi sviluppati dal Gruppo Nexi tramite un allineamento d’interessi sulla base di performance targets definiti. ù
Estesa, infine, l’attuale partnership industriale nei servizi di Issuing e ATM acquiring con Intesa San Paolo, avviata con l’acquisizione di Setefi nel 2016, allineandone così la durata con quella dell’accordo commerciale sopra descritto.
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