“La Request to pay è un framework che contiene messaggi digitali dal beneficiario al pagatore, comprendente la transazione commerciale e la possibilità di avviare un pagamento. Attraverso l’RtP, il beneficiario può inviare una richiesta di pagamento a un pagatore che può approvare il pagamento ed eseguirlo nel proprio ambiente bancario. A differenza degli addebiti diretti, le RtP sono in tempo reale ed adatte anche a pagamenti una tantum. La richiesta di pagamento può essere inviata tramite vari canali, ad esempio via SMS, e-mail, tramite l’app aziendale e, infine, tramite il proprio online banking. Il pagatore può decidere quando e se procedere con la transazione”. Lo spiega in un’analisi Tom Wijnen, product marketing manager di equensWorldline
“L’RtP è particolarmente interessante per quelle aziende che spesso lavorano con l’addebito diretto – prosegue – basti pensare alle sovrattasse per le bollette o ai rimborsi assicurativi. Oggigiorno è ancora una seccatura organizzare questo tipo di pagamenti: è necessario, infatti, inviare una fattura cartacea e sperare che il cliente inserisca il numero di riferimento corretto, altrimenti la situazione potrebbe trasformarsi in un incubo amministrativo. L’RtP permette di effettuare un collegamento diretto con il sistema Erp di un’azienda, così che i pagamenti corrispondano automaticamente a quanto stabilito dall’amministrazione aziendale. Attraverso l’RtP questi pagamenti sono quindi sicuri e veloci, con costi bassi e alta efficienza”.
Comodità e semplicità giocano un ruolo fondamentale
“I vantaggi – aggiunge Wijnen – sono visibili non solo per il beneficiario, ma anche per chi paga, perché la comodità gioca un ruolo fondamentale in questo processo: basta un clic per pagare in modo sicuro e a ciò consegue un altro vantaggio, ossia la tendenza del consumatore a pagare direttamente. In altre parole: la conversione sale, perché lo sforzo è minimo. E in futuro le possibilità possono essere ampliate, ad esempio aggiungendo una funzionalità che permetta al pagatore di pagare tutto o in parte, oppure di rifiutare e chiedere un dialogo con il beneficiario. In questo modo il pagatore avrebbe più controllo sulla transazione”.
“Il servizio -prosegue – è composto da una sezione di messaggistica e da una sezione di pagamento. Attraverso la sezione di messaggistica, la richiesta di pagamento viene comunicata al pagatore. Una richiesta di pagamento può essere inviata elettronicamente via internet, ma può anche essere implementata dall’infrastruttura di una banca. Il vantaggio di quest’ultima opzione è il fatto che si riceve il denaro e si paga tramite il proprio ambiente bancario di fiducia”.
Ancora nessuno standard
“Al momento non esiste ancora uno standard per i messaggi inviati attraverso l’infrastruttura di una banca- sottolinea Tom Wijnen – Pay.uk e l’Epc (European Payments Council) stanno attualmente lavorando su uno schema RtP, ma richiederà del tempo. Per ora, equensWorldline può facilitare il servizio di messaggistica per via elettronica, senza unAcceptEasyo schema, grazie alla partnership con (ora parte delle soluzioni Serrala). In seguito, se uno standard verrà definito, equensWorldline svilupperà anche una soluzione secondo lo schema di servizi per i fornitori di RtP. Ciò significa che possiamo offrire ai clienti la possibilità di utilizzare richieste elettroniche fin da subito e successivamente aggiungere il servizio che si avvale dell’infrastruttura bancaria”.
Linee guida PSD2
“EquensWorldline è attualmente in grado di elaborare servizi di Payment Initiation Services (PIS) e di Account Information Services (AIS) conformi alle linee guida PSD2 in tutta Europa – spiega Wijnen – Ciò significa che un cliente può avviare un pagamento tramite fornitore terzo (TPP – Third Party Provider) direttamente dal suo conto bancario online, come trasferimento di credito (istantaneo)”.
“Di conseguenza – conclude – questo metodo di pagamento è attualmente adatto a pagamenti paneuropei utilizzabili da tutti, perché quasi l’intera popolazione d’Europa ha un conto bancario (mentre gli altri mezzi di pagamento hanno una copertura minore). Questo rende sicuro affermare che PSD2 e Open Banking influenzano positivamente lo sviluppo dell’RtP, in quanto il collegamento a un conto bancario è ora più facile e sicuro da stabilire. Man mano che le soluzioni di RtP acquistano slancio, potrebbero diventare una delle soluzioni di pagamento nell’era dell’Open Banking in grado di competere con i pagamenti esistenti”.