Pagamenti elettronici in tilt in Italia. Dalle ore 11:25 del 28 novembre, un blackout dei pagamenti elettronici ha colpito l’intera Italia, lasciando milioni di consumatori e commercianti incapaci di effettuare transazioni con Bancomat e POS. Secondo quanto riportato da Downdetector, i disservizi persistono anche nella giornata del 29 novembre, segnalando un problema che ha messo in crisi i principali circuiti di pagamento del paese.
“Nel tardo pomeriggio del 29 novembre i servizi sono tornati alla normalità grazie alle varie misure adottate. Continuiamo a monitorare da vicino la situazione per garantire la risoluzione di eventuali problemi residui e manterremo una maggiore vigilanza nei giorni a venire. Worldline si rammarica sinceramente per l’inconveniente causato e si scusa con i consumatori per i disagi subìti”, è il contenuto dell’ultimo comunicato emesso da Worldline, intorno alle 18.30.
Il black-out dovuto al danneggiamento di cavi della rete di Wordline durante lavori di posa delle tubazioni del gas
In una nota di Wordline diffusa dall’Ansa intorno alle 12.00 del 29 novembre si legge: “la causa dei problemi tecnici sulla rete nazionale che ieri hanno impattato alcuni servizi di pagamento di carte di credito e di debito è stata identificata. I lavori di installazione delle tubature del gas da parte delle autorità locali (Svizzera) hanno danneggiato gravemente i cavi e la rete del nostro fornitore. Sono iniziati i lavori di ripristino da parte del nostro fornitore“. Nel frattempo, Worldline “sta lavorando incessantemente all’individuazione di potenziali soluzioni per riattivare i servizi, in attesa del ripristino dell’infrastruttura fisica”.
L’incidente, riferiscono da Worldline, è avvenuto in un determinato punto fisico, non
impatterà altri punti fisici e la società è al lavoro per ripristinare la rete. Worldline fa sapere inoltre come gli impatti dei disservizi “sono localizzati principalmente in
Italia, con effetti in alcuni altri mercati”.
Pagamenti elettronici in tilt il 28 e 29 novembre
Bancomat, in un comunicato ufficiale, ha attribuito la causa dei disservizi a un’interruzione diffusa della rete in Italia. L’interruzione è stata confermata anche da Worldline, uno dei giganti mondiali nella gestione dei pagamenti elettronici, che ha identificato l’incidente come un problema di rete generico ma esteso, impattando diversi servizi di pagamento.
Il comunicato ufficiale di Wordline
In un comunicato ufficiale, Worldline afferma: “I servizi di Worldline hanno risentito di problemi di connessione ai suoi data center in Italia, a causa di un’interruzione di servizio da parte di terzi. L’impatto è principalmente localizzato in Italia, con alcuni effetti collaterali in altri mercati. I nostri team sono completamente mobilitati per risolvere la situazione.
Condivideremo ulteriori informazioni non appena saranno disponibili. Worldline si rammarica per quanto accaduto e si scusa con i commercianti e i consumatori per l’inconveniente”.
La crisi è visibile anche sui dati di Downdetector, che mostrano un incremento delle segnalazioni di malfunzionamenti a partire dalle 11 di ieri mattina.
Tra le banche più colpite figurano BPER Banca e Banco BPM, con ulteriori segnalazioni per disservizi relativi al circuito di pagamento Visa.
Il problema, che ha colpito simultaneamente diverse istituzioni bancarie, ha seguito un pattern simile: le segnalazioni sono iniziate intorno alle 11 del mattino del 28 novembre, raggiungendo il picco tra le 13 e le 14. Bancomat e altri circuiti principali, tra cui Pagobancomat e Nexi, sono rimasti inaccessibili, aumentando il caos tra utenti e commercianti in tutta la nazione.
Il comunicato ufficiale di Nexi
In un comunicato ufficiale diffuso nella mattinata del 29 novembre, Nexi scrive:
“In riferimento al grave incidente comunicato ieri da Worldline, che ha generato importanti disservizi su diverse banche in Europa e in particolar modo in Italia, Nexi informa che attualmente la problematica non risulta ancora risolta da Worldline.
Worldline ha comunicato che sta lavorando per identificare potenziali soluzioni alternative per riattivare i servizi, in attesa che l’infrastruttura fisica danneggiata venga ripristinata. Al momento non abbiamo ricevuto ancora informazioni certe sulle tempistiche di risoluzione.
Per quanto riguarda gli impatti in Italia, si evidenzia che sono interessati esclusivamente i servizi di pagamento operati attraverso infrastrutture Worldline, di cui quest’ultima è unicamente responsabile.
Nexi continua il costante monitoraggio sui tavoli tecnici e ha già rafforzato il presidio dei canali di assistenza ai propri Partner e alla clientela finale.
In attesa di aggiornamenti da parte di Worldline sulle tempistiche di risoluzione, Nexi informa di avere avviato un’indagine e si riserva ogni opportuna azione a tutela degli interessi della Società e dei Clienti”.
L’interruzione ha posto interrogativi sulla resilienza delle infrastrutture di pagamento italiane, evidenziando la necessità di migliorare la sicurezza e la stabilità delle reti per evitare simili disagi in futuro.
Il commento di Revolut
Per quanto riguarda le interruzioni dei servizi di pagamento in Italia del 28 e 29 novembre, Alex Codina, General manager of Merchant Acquiring di Revolut, spiega: “Per evitare che eventi simili influiscano sulle proprie operazioni, Revolut ha creato la propria tecnologia di pagamento e infrastruttura basata su cloud (motore di elaborazione dei pagamenti e gateway di proprietà, direttamente collegati a schemi come Visa, Mastercard e Amex), non dipende da terze parti e ha quindi la capacità di mantenere l’operatività anche in caso di guasto. Questo garantisce controllo, affidabilità e una migliore esperienza per i nostri utenti, poiché controlliamo end-to-end il percorso del pagamento. Ad esempio, la nostra infrastruttura ha più provider di rete, quindi quando si verifica un’interruzione possiamo implementare un backup tempestivamente, per garantire la continuità del business. Inoltre, controllando l’infrastruttura e dipendendo meno da altri provider, possiamo reagire internamente, più velocemente, non appena si verifica un problema”.