Tempo di consuntivi per Samsung Pay, che in questi giorni ha “festeggiato” il terzo anniversario dal lancio.
La piattaforma di pagamenti mobile di Samsung è stata infatti varata il 20 agosto di tre anni fa, inizialmente esclusivamente sul mercato sud coreano, per poi gradualmente espandersi su un numero crescente di mercati internazionali, inclusa l’Italia, dove ha debuttato nel mese di marzo di quest’anno.
Oggi, Samsung Pay ha una copertura su tutti i sei continenti e su 24 mercati, conta su circa 2.000 partner bancari e finanziari in tutto il mondo e ha da poco superato, sempre a livello globale, 1,3 miliardi di transazioni.
Un approccio personalizzato per Samsung Pay
Nella sua strategia di apertura dei servizi nei diversi mercati, Samsung ha adottato un approccio quanto più personalizzato, sulla base delle esigenze e delle abitudini di acquisto di ciascun Paese, attivando collaborazioni con piattaforme e servizi esistenti, così da garantire la migliore integrazione con quanto già è operativo e utilizzato.
La situazione sul mercato italiano
Per quanto riguarda il mercato italiano, Samsung Pay può essere utilizzato con le carte di credito, debito e prepagate dei circuiti Visa e Mastercard emesse dalle banche con le quali Samsung ha al momento stretto accordi.
Al momento in cui scriviamo questo articolo, Samsung ne dichiara otto (Mediolanum, BNL, CheBanca!, Hello bank!, Intesa Sanpaolo, Nexi e le banche sue partner, Unicredit, Iccrea Banca), ma aggiunge che la copertura è in costante espansione.
Quanto ai servizi abilitati, il più recente, datato fine giugno, è relativo al pagamento in modalità contactless del biglietto della metropolitana di Milano, di cui abbiamo scritto in questo servizio.
Inoltre, sono stati attivati accordi con alcuni tra i principali retailer del nostro mercato nazionale, per collegare la piattaforma di pagamento alle loro benefit card. Tra i partner troviamo nomi come Bennet, Cisalfa Sport, Esselunga, Penny Market, Prenatal, Yoox.