L’universo delle transazioni digitali è in continua espansione, causa ed effetto dello sviluppo della digitalizzazione in tutti gli ambiti, a partire dal business.
L’evoluzione delle transazioni digitali
L’inizio della digitalizzazione avviene già negli anni Cinquanta, con i primi strumenti basati sull’elettronica digitale che iniziano ad affiancare e poi a sostituire l’elettronica analogica e la tecnologia meccanica. Le transazioni rappresentano uno dei maggiori ambiti in cui la digitalizzazione si è sviluppata e continua ad evolversi in maniera significativa.
Dalla carta di credito alle criptovalute
La prima carta di credito era un supporto cartaceo inventato nel 1950 da Frank McNamara, il fondatore di Diners Club International. Si trattava di uno strumento del tutto analogico: la banda magnetica da passare al terminale venne introdotta nel 1979 e il primo microchip nel 1993. Nel 2009 viene effettuata la prima transazione in criptovaluta e, più recentemente, si sperimenta la possibilità di utilizzare le criptovalute per le transazioni quotidiane: già disponibile con PayPal, la criptovaluta ad oggi viene considerata principalmente come un bene di investimento.
Sicurezza e protezione dei dati
Il tema della sicurezza è particolarmente rilevante e rappresenta un fattore determinante per rinforzare la fiducia da parte degli utenti nei confronti degli strumenti digitali.
I rischi legati alla privacy: come proteggere i propri dati personali
Il primo rischio è legato alla diffusione dei propri dati personali a terze parti senza consenso. Per ovviare a questo inconveniente è bene badare ad alcuni accorgimenti: impostare password sicure e cambiarle sovente, preferire l’autenticazione a due fattori, accedere a siti con certificato SSL, cioè i siti “sicuri” grazie a sistemi di protezione e criptaggio dei dati. Inoltre, in linea con le norme GDPR, è possibile accettare o meno i cookies e negare così la raccolta dei propri dati a fini promozionali.
La lotta contro le frodi nelle transazioni digitali: strategie e strumenti di prevenzione
Uno dei principali strumenti è la Strong Customer Authentication (SCA), sistema introdotto con la PSD2 che mira a rafforzare la sicurezza nelle transazioni digitali a beneficio dell’utente. Con la SCA viene richiesta la verifica attraverso due di tre fattori: l’identificazione con una password o un PIN; l’autenticazione attraverso un device a disposizione dell’utente (smartphone o token); l’identificazione attraverso parametri biometrici (impronta digitale o autenticazione facciale).
L’importanza della fiducia e della reputazione
La fiducia è da sempre alla base dello sviluppo economico. Nel caso delle transazioni digitali è diventata condizione essenziale perché tale transazione possa avvenire. In questo senso i trust services sono fondamentali per creare, verificare e convalidare le firme elettroniche, marche temporali, certificati di sicurezza dei siti.
I vantaggi delle transazioni digitali
Il primo vantaggio riguarda la comodità di utilizzo: grazie alla digitalizzazione, con gli strumenti giusti è possibile effettuare una transazione in ogni luogo, in ogni momento e rispondere tempestivamente alle proprie esigenze.
Gli ostacoli da superare nelle transazioni digitali
Fra gli ostacoli che incidono negativamente sulle transazioni digitali ci sono fattori tecnici, come la disponibilità di infrastrutture informatiche adeguate a supportare i servizi digitali, e fattori più qualitativi, come la diffidenza da parte delle persone ad utilizzare nuovi strumenti, il timore per la sicurezza dei propri dati, la difficoltà a trovare il sistema di pagamento a cui si è abituati. Se sui primi è difficile intervenire, sui secondi è possibile agire direttamente.
L’importanza dell’esperienza utente nelle transazioni digitali
Costruire interfaccia capaci di migliorare la user experience, di avvicinarsi in modo intuitivo alle esigenze delle persone fornendo modalità di utilizzo facilmente praticabili e intuitive, che offrono diverse alternative di pagamento: tutte queste azioni possono mettere l’esperienza del cliente al centro della progettazione degli strumenti per le transazioni digitali.
Regolamentazione e normative
Il quadro normativo di riferimento per le transazioni digitali è la Payment Services Directive (PSD), cioè la Direttiva europea sui Servizi di Pagamento. Oggi vige la PSD2, che ha introdotto nuovi metodi di autenticazione (la SCA) e ha ampliato l’offerta di digital payments anche attraverso soggetti di terza parte (TPP) che siamo abilitati come Payment Initiation Service Provider (PISP) e Account Information Service Provider (AISP).
Le tendenze emergenti
Sono diverse le tendenze che si stanno affacciando nell’evoluzione delle transazioni digitali. le principali puntano a sviluppare una maggiore sicurezza.
L’integrazione delle tecnologie blockchain nelle transazioni digitali
La tecnologia blockchain di per sé rappresenta un metodo che “sigilla” le informazioni trasportate in modo univoco, a beneficio dell’integrità dei dati e di una maggior tutela rispetto alle frodi. Quando applicata alle transazioni digitali, può aumentarne la sicurezza.
L’uso della biometria per garantire la sicurezza nelle transazioni digitali
I parametri biometrici sono difficilmente replicabili quindi risultano più sicuri: ecco perché una tendenza nelle transazioni digitali riguarda l’adozione di sistemi di autenticazione come l’impronta digitale o l’autenticazione facciale.
L’automazione e l’efficienza delle transazioni digitali
L’applicazione dell’intelligenza artificiale, ad esempio, permette capacità di analisi e calcolo elevatissime, con riduzione del margine di errore e l’aumento della capacità di rilevare possibili frodi o truffe: grazie ai nuovi sistemi è possibile aumentare l’automazione nelle transazioni digitali a beneficio di una maggiore sicurezza, rapidità ed efficacia del servizio.
L’impatto delle transazioni digitali sull’economia globale
Secondo il World Payments Report del Capgemini Research Institute, nell’arco del 2023 si stima che le transazioni digitali saranno 1.300 miliardi e che, entro il 2027 potranno raggiungere la quota di 2.300 miliardi, in crescita del 15 per cento ogni anno. Un impatto, dunque, sempre più rilevante sull’economia globale.
La crescente adozione delle transazioni digitali nei settori tradizionali
Lo sviluppo delle transazioni no-cash non riguarda solo i settori più innovativi ma permea ormai in modo trasversale il tessuto economico e rappresenta un’abitudine consolidata per una parte crescente della popolazione. Basti pensare che nei primi sei mesi dell’anno, secondo i dati dell’Osservatorio Innovative payments del Politecnico di Milano, il transato dei pagamenti digitali in Italia ha raggiunto la quota di 206 miliardi di euro, con una crescita del 13% rispetto al primo semestre 2022.
L’importanza della trasparenza
La trasparenza, accanto alla sicurezza, è una priorità per rafforzare la fiducia negli utenti che si affidano alle transazioni digitali: il rispetto della normativa, una corretta informazione ed educazione finanziaria concorrono a migliorare la trasparenza, a beneficio degli utenti e di un maggior utilizzo dei sistemi di pagamento elettronici.
Come le transazioni digitali stanno cambiando il modo di fare business
Grazie allo sviluppo delle transazioni digitali è possibile aumentare i servizi a disposizione delle persone, aumentando efficacia ed efficienza e sviluppando così il business.
Il ruolo delle piattaforme digitali nel facilitare le transazioni tra consumatori e aziende
Più si sviluppano le piattaforme digitali e più le persone, con la loro customer experience, diventano centrali nella strategia aziendale: quando gli strumenti digitali riescono a facilitare le transazioni tra consumatori e aziende, anche il business si può sviluppare al meglio.
Sfide e opportunità nel futuro
Come evidenziato dal World Payments Report del Capgemini Research Institute, l’espansione dell’infrastruttura di pagamento digitale, le normative e l’open banking stanno rapidamente cambiando il modo in cui consumatori e aziende acquistano beni e servizi e rappresentano sia una sfida che un’opportunità nel futuro delle transazioni digitali. Entro il 2027, infine, i nuovi metodi di pagamento (pagamenti istantanei, moneta elettronica, portafogli digitali, pagamenti da conto a conto e QR code) rappresenteranno circa il 30% del volume totale, mentre quelli non-cash tradizionali (assegni, addebiti diretti, carte e bonifici) scenderanno a circa il 70% del volume complessivo delle transazioni non-cash.