La PSD2 ha introdotto numerose novità nel mondo dei pagamenti: tra le più rilevanti c’è l’implementazione di un nuovo standard 3-D Secure, il 3-D Secure 2.0, che sostituisce il vecchio sistema di autenticazione tramite SMS e introduce due sistemi di verifica: la Strong Customer Authentication (o SCA), l’autenticazione forte, e il sistema ad autenticazione senza attrito Una novità che è stata avviata per promuovere lo sviluppo del mercato dei pagamenti digitali e combattere le frodi, aumentando il livello di sicurezza, ma che però rischia di rendere meno fluida l’esperienza di acquisto degli utenti. L’attivazione di un secondo livello di sicurezza nel momento di finalizzare un pagamento può infatti avere conseguenze rilevanti sulle transazioni effettive e sui business dei venditori. Il quadro è poi complicato dalla confusione imperante sul tema, che rischia di ingigantire le dimensioni del problema. Secondo PayPlug, occorre innanzitutto chiarire come il sistema 3-D Secure 2.0 protegga i venditori e gli acquirenti dall’utilizzo fraudolento delle carte di credito. D’altra parte esistono, però, diversi tipi di transazioni esenti dall’obbligo di implementazione del 3-D Secure 2.0: le transazioni il cui importo è inferiore a 30 euro, per un totale cumulativo di 100 euro al giorno e per un massimo di 5 transazioni consecutive; le vendite telefoniche; i pagamenti online ricorrenti (abbonamenti). In questo senso gli esercenti devono assicurarsi che la soluzione di pagamento adottata sia conforme alla PSD2.
“Gli esercenti sono preoccupati per la SCA. La maggior parte di loro – evidenzia Antoine Grimaud, amministratore delegato di PayPlug – non è a conoscenza di questo nuovo regolamento, perché spesso non c’è uno specialista dei pagamenti in azienda e non c’è affinità con il tema. Ne consegue che molti non hanno avvertito l’entità dell’impatto che avrà questa normativa”. Per garantire la conformità alla normative ed . Che permette ai commercianti di beneficiare più spesso di un’autenticazione senza attrito e senza rischi e, quindi, di aumentare il loro tasso di conversione, riducendo il fenomeno dell’abbandono del carrello.