Nexi-SIA: firmato l’atto di fusione

La fusione tra le due realtà, annunciata nei mesi scorsi, sarà operativa dal primo gennaio 2022: nasce così una paytech da quasi 3 miliardi di euro di fatturato

Pubblicato il 20 Dic 2021

Paolo Bertoluzzo, CEO Nexi

Dal primo gennaio 2022 SIA sarà definitivamente incorporata in Nexi: nei giorni scorsi è stato infatti sottoscritto l’accordo definitivo relativo all’operazione di fusione. Nexi si potrà così proporre sul mercato come la PayTech italiana leader a livello europeo in grado di promuovere la
transizione verso un’economia cashless e digitale in Europa, capace di coprire l’intera catena del valore dei pagamenti digitali e di servire tutti i segmenti di mercato. La nuova Nexi (sempre guidata dal Ceo Paolo Bertoluzzo), forte anche della recente integrazione di Nets, sarà una realtà da circa 2,9 miliardi di euro di ricavi e 1,5 miliardi di EBITDA su base aggregata, potendo contare un posizionamento forte per sviluppare nuove partnership con banche ed esercenti nei mercati di riferimento e in Europa.  Resterà comunque rilevante il ruolo di CDP (maggiore azionista della ex SIA) che sarà anchor investor a supporto dello sviluppo strategico in Italia e in Europa, con una quota indiretta del 17% circa. La fusione permetterà anche una significativa creazione di valore per gli azionisti di Nexi, con sinergie cash ricorrenti stimate in circa  320 milioni annui a regime, sommando quelle derivanti dalle fusioni con Sia e con Nets. Sul lungo termine, la strategia di mercato di Nexi appare chiara:  il nuovo Gruppo supporterà l’intero sistema bancario e dei pagamenti digitali in Italia e in Europa in qualità di partner chiave e indipendente, per servire al meglio gli istituti bancari internazionali e quelli nazionali, le grandi aziende e i piccoli commercianti, oltre alla Pubblica Amministrazione. Nexi, inoltre, punterà a essere sempre più il partner tecnologico di riferimento per tutto il mondo bancario e finanziario attraverso le sue collaborazioni con i principali operatori di sistema, come Bancomat S.p.A. e CBI S.c.p.a. e Borsa Italiana, per la quale in particolare fornisce ad MTS e Monte Titoli servizi per il trading e post-trading.

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